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Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2014 alle ore 11:14.
L'ultima modifica è del 29 dicembre 2014 alle ore 14:29.

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Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi (Ansa)Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi (Ansa)

Jobs act e Pa, no a «derby ideologico» tra professionisti
nel Renzi non rinuncia a polemizzare con quanti (anche nel suo partito), sembrano contare sullo scontro relativo a Jobs act e Pa per riaprire i giochi sulla riforma del mercato del lavoro. «Cercare di annullare quello che è stato fatto nel jobs act per riaprire l'ennesimo dibattito ideologico da parte dei professionisti che per anni sono stati a discutere io lo capisco, ma non lo condivido». Siamo di fronte ancora una volta ad «un derby ideologico», ma « mentre loro per anni sono stati a parlare, noi abbiamo fatto i fatti».

Stabilità e spending review, recuperare 2 punti di Pil nel triennio
«Pronto a scomessa con voi, per la prima volta l’Italia ha approvato una legge di Stabilità che ha tagliato le tasse di 18 miliardi di euro», aggiunge il capo del governo, che conferma per la spending review «gli obiettivi dati e che abbiamo finora ottenuto». Ovvero, recuperare «nell'arco del triennio» 2 punti di Pil, «da quando siamo partiti alla fine».

Spending review, «le privatizzazioni continuano»
Parlando della spending review e della manovra finanziaria appena approvata dal Paralamento, il premier ammette che «ci sono voci su cui si è fatto poco» , come «la dismissione del patrimonio immobiliare pubblico e una generale operazione di efficientamento dal punto di vista energetico degli immobili, fronte su cui siamo ancora all’inizio». Ma per Renzi, «la vera spending review si fa con la trasparenza: molti primi cittadini e amministratori hanno cambiato atteggiamento da quando abbiamo obbligato a mettere on line le spese dell’amministrazione». Il programma di privatizzazioni non si fermerà nel prossimo futuro: «Nel 2015 andremo su Poste, stiamo lavorando sul futuro di Ferrovie», mentre l’ulteriore privatizzazione di Eni «è tutta da valutare, vista la situazione del mercato». Per Ansaldo Breda, la trattativa « è in chisura con una gara a due».

Semplificazione, Local tax solo nel 2016
Tempi lunghi invece per la semplificazione degli adempimenti fiscali, soprattutto per quanto riguarda la tassazione degli immobili. La “local tax”, l’annunciata semplificazione delle imposte sulla casa prevista inizialmente nel 2015, arriverà solo nel 2016, insieme alle dichiarazioni dei redditi precompilate. Il bonus Irpef da 80 euro in busta paga «lo rifarei tutta la vita», sottolinea Renzi perchè il governo «ha come priorità «la riduzione della forbice delle diseguaglianze».

Taglio partecipate da 8mila a 1000 ancora obiettivo del governo
Quanto alla riduzione delle partecipate, aspetto centrale delle riforme renziane, il premier conferma che «è ancora un tema del governo, e proprio perché in tanti di noi», tra quelli che compongono l'esecutivo, «hanno gestito aziende pubbliche, non c'è alcun progetto Cottarelli per la riduzione partecipate, c'è un obiettivo Cottarelli, condiviso con il governo, ma il modo con cui si fanno queste cose deve essere serio. In questi anni il governo centrale non è stato serio con le autorità locali, ha cambiato le norme ogni tre per due”, aggiunge il premier.

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