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Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2014 alle ore 06:36.

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SOGGETTI: f   pa

TELECOMUNICAZIONI

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Addio ai costi del roaming

Il Parlamento europeo ha deciso, nell’ambito di un’iniziativa dell’ex Vice-presidente della Commissione europea Neelie Kroes, lo stop alle tariffe di roaming internazionale (Eurotariffa) dal 15 dicembre 2015. Con il termine di roaming internazionale si intendono le tariffe per le chiamate effettuate verso l’estero con il proprio operatore telefonico e per le telefonate realizzate all’estero con il proprio numero (e la Sim“originaria”) tramite il provider straniero. Fino al 15 dicembre 2015 (e finché non saranno vinte le resistenze di alcuni Stati membri) l’Eurotariffa avrà i seguenti limiti: 0,19 euro/min per le chiamate in uscita e 0,05 euro/min per le chiamate entranti; 0,06 per invio di Sms; 0,20 Megabyte con spesa massima mensile di 50 euro per il traffico dati.

Parlamento Ue 3 aprile 2014; Memo/13/779 del luglio 2014

SOGGETTI: f  i  

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Pari accesso alla rete

Sono slittati al 2015 gli accordi sulla net-neutrality, principio secondo il quale a tutti gli operatori e a tutti cittadini europei debba essere concessa eguale possibilità di accesso alla rete comune senza nessuna discriminazione. Per la complessità della questione e le distanti posizioni degli stati Ue, gli ultimi Consigli europei si sono infatti conclusi con un nulla di fatto.

Direttive 2002/20, 21 e 22 Ec e regolamenti 1212/2009 e 531/2012)

SOGGETTI: f  i  

TRASPORTI

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Rincarano le multe

La crisi, con la deflazione, si fa sentire anche per le multe: il rincaro degli importi dal 1° gennaio, per il consueto adeguamento biennale al tasso d’inflazione Istat, stavolta sarà limitato allo 0,5%. Dal rincaro sono escluse le sanzioni di carattere penale (come la guida sotto effetto di droghe o in stato di ebbrezza oltre 0,8 grammi/litro). Per effetto di questo rincaro oltremodo contenuto le multe più “popolari” (come divieto di sosta semplice e eccesso di velocità entro i 10 km/h) restano di 41 euro.

Codice strada, articolo 195

SOGGETTI: f  i  pa  

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Più rapidi i rimborsi Fs

A seguito di una recente attività sanzionatoria dell’Antitrust nei confronti di Trenitalia, dal 1° marzo 2015 verranno ridotti i tempi per l’ottenimento dei rimborsi dei biglietti ferroviari (dagli attuali 20 a soli 3 giorni) e sarà possibile l’indennizzo anche per ritardi superiori a mezz’ora. Verrà, inoltre, introdotto il cosiddetto “biglietto globale misto”, per viaggi compiuti con due o più treni, in modo da garantire ai passeggeri sia il bonus di rimborso sull’intero importo pagato, sia la prosecuzione del viaggio in caso di ritardo dovuto a perdita di coincidenza. In caso di ritardi che diano diritto all'indennizzo, scatterà anche l’obbligo di diffondere appositi avvisi sonori ai viaggiatori.

Provvedimenti Antitrust PS4848 e PS 4656

Soggetti: f

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A settembre l’Euro 6

Il 1° settembre entrano in vigore gli standard antinquinamento Euro 6 (i più avanzati) per tutte le autovetture e i furgoni nuovi immatricolati a partire dal 1° settembre 2015, se la loro massa non supera i 2610 chilogrammi. Deroghe e rinvii di un anno sono previsti per veicoli speciali e autocarri, oltre che per gli esemplari “di fine serie”. Come di consueto, poi, ci potranno essere migliaia di Euro 5 a km zero, immatricolate da costruttori e rivenditori prima del 1° settembre e legittimamente rivenduti al pubblico dopo. Rispetto all’Euro 5, l’Euro 6 dà una stretta alle emissioni di ossidi d’azoto e introduce limiti al particolato anche per i motori a benzina a iniezione diretta con miscela magra. Comprare Euro 5 può far spuntare forti sconti, ma con l’Euro 6 si hanno maggiori probabilità di non incappare in limitazioni al traffico nelle zone più inquinate del Paese.

Regolamenti Ue 715/2007 e 692/2008

SOGGETTI: f  i  pa  

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Aiuti all’autotrasporto

Gli autotrasportatori potranno usufruire degli incentivi per gli investimenti (15 milioni) e per la formazione (10 milioni), già stanziati nella legge di Stabilità 2014, direttamente come credito di imposta. Per gli investimenti, diretti all’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale, il ricorso al credito d’imposta sarà diretto, per la formazione dovrà essere richiesto dalle aziende. La misura, contenuta nel decreto Sblocca Italia sarà però operativa solo al termine delle istruttorie attualmente in corso al ministero delle Infrastrutture. Tra le altre novità introdotte con il decreto Sblocca Italia è la possibilità per le aziende di autotrasporto di ricorrere presso il Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori in caso di provvedimenti presi dagli uffici della Motorizzazione relativi alle iscrizioni all’Albo, misure di semplificazione e adeguamento della normativa sui costi minimi.

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