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Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2014 alle ore 10:33.
A dicembre, l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane rilevato dall’Istat risulta stabile sul mese precedente, attestandosi a quota 87,6. Il dato migliora nel settore manifatturiero, dove passa dal 96,5 di novembre a 97,5, ed in quello del commercio al dettaglio (da 98,1 a 104,6), mentre peggiora nel settore delle costruzioni (che scende a 72,3 da 73,7) e dei servizi di mercato (a 86,6 da 88,6).
In particolare spiega una nota diffusa dall’Istituto di statistica, migliorano sia i giudizi sugli ordini (da -25 a -24) sia le attese di produzione (da 3 a 5); il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino rimane invece stabile a 2. L'analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie indica un miglioramento per i beni intermedi (a 99,4 da 97,6) e per i beni strumentali (a 97,8 da 96,6) e una stabilità per i beni di consumo (a 96,9).
Nel corso del mese risultano positive anche le attese sull'occupazione (il dato migliora da -28 a -27) ma peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -49 a -53). Migliora il saldo relativo ai giudizi sugli ordini, passato da -19 a -13, mentre peggiorano le attese, sia sugli ordini (da -8 a -11) sia sull'andamento dell'economia italiana (da -18 a -25). Oltre che nel settore del commercio al dettaglio (+5,1), la fiducia migliora sia nella grande distribuzione (a 105,8 da 95,0) sia in quella tradizionale (a 104,2 da 101,2).
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