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Questo articolo è stato pubblicato il 01 gennaio 2015 alle ore 11:08.
L'ultima modifica è del 01 gennaio 2015 alle ore 12:27.

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Pierre Moscovici e il ministro delle finanze lituano Rimantas Sadzius (afp)Pierre Moscovici e il ministro delle finanze lituano Rimantas Sadzius (afp)

A mezzanotte l'Eurozona ha accolto un nuovo paese e, con l'ingresso della Lituania, da oggi la moneta unica, creata 15 anni fa e in circolazione effettiva da 13, sarà utilizzata in 19 paesi. Nonostante la crisi, l'euroscetticismo e le varie ipotesi di referendum per tornare alle vecchie valute nazionali, e nonostante le preoccupazioni dei mercati per le prossime elezioni in Grecia, l'euro prosegue quindi il suo percorso di moneta unica, avviato nel 1999 da Belgio, Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo e Finlandia, a cui si è successivamente aggiunta la Grecia in tempo per l'inizio della circolazione di monete e banconote a partire dal 2002.

L'adesione di Vilnius, secondo il vicepresidente della Commissione europea responsabile per la moneta unica, il «vicino» baltico Valdis Dombrovskis, lettone, «segna il completamento del ritorno di tutti gli Stati baltici (Estonia dal 2011 e Lettonia, da un anno esatto, sono già membri dell’Eurozona, ndr) nel cuore del sistema politico ed economico del nostro continente. È una data simbolica non solo per la Lituania, ma per la stessa Eurozona , che rimane stabile, attraente e aperta a nuovi ingressi».

«Sono convinto - ha detto ancora Dombrovskis, il cui paese, la Lettonia, si accinge ad assumere la presidenza di turno del Consiglio Ue raccogliendo il testimone dall’Italia - che la presenza dei paesi baltici nell'Euro rafforzerà l'economia della regione rendendola ancora piu' attraente per le imprese, il commercio e le imprese». Il Pil della Lituania, 3,3 milioni di abitanti, è in crescita dal 2010 (+2,7% quest'anno e +3,1% nel 2015% secondo le stime di Bruxelles), con un debito pubblico del 41,3% e una disoccupazione stimata in calo all'11,2% dall'11,8% del 2013.

Il Commissario per gli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici ha ricordato invece che «le politiche di bilancio sane e le riforme strutturali condotte con successo dalla Lituania hanno generato tassi di crescita fra i più alti in Europa, accompagnati da un calo costante della disoccupazione».

Da oggi, seguendo una pratica già collaudata e perfezionata negli ultimi due anni da Lettonia ed Estonia, l'euro sostituirà progressivamente la «lita» come moneta di pagamento. È previsto un periodo di transizione di due settimane, durante il quale le due valute saranno utilizzate in parallelo per permettere il ritiro della lita. Il tasso di conversione ufficiale è di un euro per 3,45289 lita.

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