Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 02 gennaio 2015 alle ore 10:40.
L'ultima modifica è del 02 gennaio 2015 alle ore 13:29.

Si alza la polemica sulle assenze per malattia della maggior parte dei vigili urbani che avrebbero dovuto prestare servizio a Roma per la notte di Capodanno. «Non sono riusciti a guastare la festa. In 600 mila abbiamo passato il capodanno in piazza. Ma chi ha provato con assenze ingiustificate e ingiustificabili a far saltare tutto ne deve rendere conto. Stiamo facendo tutte le verifiche per accertare le responsabilità», scrive su Facebook il sindaco della capitale Ignazio Marino, mentre il vicesindaco, Luigi Nieri, annuncia che «è stata avviata un'indagine interna per verificare la situazione delle 835 assenze a Capodanno. In tempi rapidi si avranno dei risultati, in base a questi si deciderà se interessare la magistratura». Da parte loro i caschi blu romani si preparano a uno sciopero. «Ci sarà un crescendo di proteste - dice Francesco Croce della Uil - tra assemblee generali e denunce pubbliche, che arriverà al primo sciopero di categoria della storia di Roma. Tutti i sindacati scenderanno in piazza insieme», minaccia il rappresentante sindacale.
L’ 83% dei vigili assenti per malattia a Capodanno
L'83,5 per cento dei vigili urbani di Roma hanno dato forfait dal servizio proprio la notte di Capodanno all'ultim'ora, prevalentemente a causa di malattia. L'incredibile dato è stato denunciato dal Campidoglio, che ha sottolineato come malgrado le defezioni di massa la notte di San Silvestro si sia svolta «senza intoppo per la mobilità e la sicurezza».
Dopo il differimento dell'assemblea sindacale dei giorni scorsi, spiega il Comune, prevista proprio per il 31 dicembre a ridosso della mezzanotte, a fronte della iniziale disponibilità di mille agenti (in servizio ordinario per il turno di seminotte) si sarebbe giunti progressivamente a 165 unità, per un totale di 835 assenze dell'ultima ora (-83,5%), motivate da malattia, donazione sangue, legge 104, legge 53 art. 19 ecc. Inoltre, per il turno di notte, dal numero iniziale di 300 unità previste si sarebbe arrivati a 185 unità, con 115 assenze riconducibili alle medesime motivazioni (percentuale di assenza del 38%).
«Ciononostante, proprio grazie alla reperibilità, è stato possibile garantire tutte le chiusure stradali, nonchè governare l'afflusso e il deflusso dei tantissimi cittadini e turisti in strada a festeggiare», ha spiegato il Comune. «Non posso che stigmatizzare - ha detto il
comandante della Polizia locale di Roma Capitale, Raffaele Clemente - l'atteggiamento di quanti, tra i miei colleghi, hanno cercato di sabotare, con una diserzione numerica assolutamente ingiustificata, la festa popolare del Capodanno, cercando di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini ma anche il buon nome dell'intero corpo degli agenti della Polizia locale e della città di Roma. Le divergenze sorte nelle ultime settimane o mesi, sul fronte della rotazione degli agenti o sulla definizione del salario accessorio - conclude Clemente- non dovrebbero essere prese a pretesto per venir meno alla propria professionalità e ai propri doveri. Per questa ragione, per un evidente bisogno di equità nei confronti di quanti ieri hanno prestato il proprio dovere con professionalità e spirito di abnegazione sarà rigorosamente ricostruita l'intera vicenda a favore delle autorità giudiziaria o di garanzia. Ogni eventuale condotta illecita sarà sanzionata amministrativamente».
«Nessuno mai, e io per primo - prosegue il vicesindaco Nieri - mette in dubbio il legittimo diritto di sciopero per i lavoratori, o il duro ma leale dialogo con l'amministrazione sulle questioni sindacali. Altro è la mancata assunzione di responsabilità di fronte alla città e ai romani, in occasione di un appuntamento fisso, popolare e seguitissimo, che ieri ha portato in strada a festeggiare il nuovo anno oltre 600mila persone».
Gli interventi di Renzi e Madia
Sulla vicenda sono intervenuti oggi, via Twitter, il presidente del Consiglio Renzi e il ministro della Pa, Marianna Madia, annunciando un giro di vite sulle regole del pubblico impiego. «Leggo di 83 vigili su 100 a Roma che non lavorano “per malattia” il 31dic. Ecco perché nel 2015 cambiamo regole pubblico impiego», scrive Renzi. «Avanti con la riforma della Pubblica Amministrazione per premiare le eccellenze che ci sono e punire gli irresponsabili», scrive invece il ministro Madia, che annuncia l’attivazione dell’ispettorato del ministero della Funzione Pubblica per accertamenti di violazioni e sollecito di azioni disciplinari.
L’indagine del garante sugli scioperi
Intanto il Garante degli scioperi ha avviato un «procedimento di valutazione» per possibili sanzioni. Se l'authority «verificasse un nesso causale tra la mobilitazione organizzata dai sindacati, sui quali l'Autorità si era già pronunciata, e le assenze per malattia (che saranno verificate sulla scorta dei dati forniti dall'amministrazione), non esiterà ad adottare le sanzioni». «Non è accettabile - sostiene il Garante in una nota - che a subire gli effetti della protesta siano i cittadini-utenti. La legge 146 del 1990 disciplina l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici e solo all'interno delle regole da essa previste è possibile scioperare».
©RIPRODUZIONE RISERVATA