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Questo articolo è stato pubblicato il 05 gennaio 2015 alle ore 07:09.
Il premier Li Keqiang ha pigiato il tasto 'enter' a Shenzhen per attivare il primo prestito autorizzato da WeBank, una nuova banca online e una delle cinque banche private autorizzate a operare in Cina.
Il prestito approvato da Li durante il lancio ieri della banca è stato per l'importo di 35.000 yuan (5.600 dollari) in favore di Xu Jun, un camionista di Shenzhen. Secondo l'accordo, Xu si impegna a rimborsare il capitale e gli interessi a un tasso annuo del 7,5 per cento, in sei mesi.
Gu Min, presidente della banca, sostiene che il tasso di interesse del 7,5 per cento è il risultato di un'analisi che ha incluso il sesso del conducente, l'età, l'istruzione, lo stato civile e la rete sociale.
La banca si concentrerà sui servizi finanziari, tra cui depositi e prestiti ai consumatori individuali e a micro imprese e piccole imprese, piuttosto che inseguire le grandi aziende e i soggetti con un patrimonio elevato. L'obiettivo è di coprire 30 milioni di piccole imprese e 300 milioni di singoli consumatori nel prossimo decennio.
Grandi speranze vengono riposte dal governo di Pechino sulla concorrenza online nel settore bancario per ridurre i costi e la forza dei giganti finanziari statali, spingendoli a cambiare modelli di business obsoleti. Per Li Keqiang addirittura una simile svolta potrebbe essere pari a una percentuale tra l'1 e il 2 del Pil nazionale. Potrebbero nascere anche nuovi posti di lavoro. WeBank ha reclutato infatti circa 450 addetti, oltre il 60 per cento esperti in tecnologia. La banca, per tagliare i costi del 10 per cento, opererà solo su Internet, ma ha bisogno di personale molto qualificato.
Cinque banche interamente finanziate da capitale privato hanno avuto il via libera dalle autorità nel 2014. A oggi Minsheng Bank, fondata nel 1996 a Pechino, era l'unico soggetto privato già operativo. Minsheng è orientata ai finanziamenti per le grandi aziende private cinesi.
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