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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2015 alle ore 12:45.
L'ultima modifica è del 06 gennaio 2015 alle ore 12:47.

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Il calo del prezzo del petrolio ha inciso sul prezzo dei carburanti ma se la riduzione si riflettesse anche a cascata sui prodotti che usano materie prime derivate dal petrolio e sui trasporti per gli italiani sarebbe possibile risparmiare fino a 202 euro a famiglia in un anno. E' questo il calcolo fatto da Adusbef e Federconsumatori.

«Com'è noto - si legge in un comunicato delle due associazioni - dalla raffinazione del greggio si ottiene la materia prima da cui derivano numerosi prodotti: plastiche, detergenti per la pulizia della casa, prodotti per la cura della persona ecc. ed inoltre circa l'80% dei beni vengono trasportati su gomma». «Quindi oltre a veder scendere i prezzi specifici di diesel e benzina, ci saremmo aspettati innanzitutto qualche variazione al ribasso anche per i prodotti che derivano dal petrolio, ma così, da una nostra rapida ricognizione nei vari centri di vendita, non è stato», sottolineano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.

«Abbiamo calcolato, in base ai dati Istat, valori di attesa di risparmio sui prezzi pari a 87 euro annui sul versante del minor costo della materia prima utilizzata e di 115 euro annui su quello del costo trasporti merci, con un risparmio complessivo che ammonterebbe almeno a 202 euro annui, che non sarebbe affatto male in una situazione di potere d'acquisto delle famiglie che sappiamo essere ridotto ai minimi termini. Naturalmente seguiremo e monitoreremo tutti gli andamenti di mercato con azioni conseguenti».

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