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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2015 alle ore 13:19.
L'ultima modifica è del 07 gennaio 2015 alle ore 17:33.

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La copertina dell'ultimo numero di «Charlie Hebdo», il settimanale satirico attaccato da un commando armato, aveva proprio oggi come protagonista Michel Houellebecq, lo scrittore francese che nel suo ultimo romanzo, in uscita oggi nelle librerie transalpine, immagina una Francia governata nel 2022 dai Fratelli Musulmani e lancia un allarme sulla progressiva islamizzazione del Paese. Lo stesso Houellebecq cui è stata immediatamente affidata una scorta.

La copertina del giornale, come di consueto, ha un tono canzonatorio: sotto il titolo «Le previsioni del mago Houellebecq» si vede lo scrittore francese che dice: «Nel 2015 perdo i miei denti» e poi:«Nel 2022 faccio il Ramadan».

«Sottomissione» è il titolo che l'autore de «La Carta e il territorio» e «Particelle elementari» ha voluto dare al suo ultimo lavoro, che arriva nel momento in cui nel resto d'Europa sorgono e si consolidano diversi movimenti più o meno islamofobi, a partire da quel Pegida che da settimane ha trascinato in piazza in Germania decine di migliaia di persone e che ha suscitato la preoccupazione del cancelliere Angela Merkel.

Il romanzo fantapolitico che ipotizza una Francia futura nelle mani dell'integralismo islamico esce proprio oggi. Sono 300 pagine, con una tiratura di 150mila esemplari, diffuse illegalmente già prima della sua pubblicazione, che hanno provocato una feroce polemica: qualcuno l'ha definito «sublime», qualcun altro «irresponsabile» (proprio lo stesso aggettivo che Charlie Hébdo riporta sotto la sua testata: «Informazione irresponsabile»), di certo controverso.
Una Francia islamizzata, sulla quale si sono esercitati sociologi, giornalisti, scrittori, blogger, quella immaginata da Houellebecq. Una Francia in cui un leader musulmano impone la l'islamizzazione forzata. In un'intervista alla radio pubblica France-Inter, oggi, lo scrittore già premio Goncourt, ha minimizzato. «Io non trovo che quello sia il senso di questo libro», ha detto. «La parte del romanzo che fa paura - ha aggiunto - è piuttosto precedente all'arrivo dei musulmani al potere. (...) Si può dire che quello è terrificante, questo regime».
Il direttore del giornale di sinistra Libération, Laurent Joffrin, ha accusato Houllebecq di giocare con l'Islam e di aderire alle idee del «Front National», il partito di Marine Le Pen oggi favorita nella corsa all'Elisio. Lo scrittore Emmanuel Carrère, al contrario, ha parlato su Le Monde di «Soumission» come «un libro sublime, di straordinaria consistenza romanzesca». Qualcosa che sta a metà tra «1984» di George Orwell e «Il mondo nuovo» di Aldous Huxley.

Guarda la copertina di oggi di «Charlie Hebdo»

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