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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2015 alle ore 10:18.
L'ultima modifica è del 08 gennaio 2015 alle ore 16:20.

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Dall’alba di oggi il comando unità speciali della Guardia di Finanza sta svolgendo una vasta operazione di contrasto dei reati di corruzione e concussione connessi al rilascio di permessi edilizi, denominata «Vitruvio», nella zona nord-ovest di Roma. Oltre 40 le perquisizioni tra abitazioni e uffici pubblici disposte dalla Procusra capitolina, che ha adottate anche misure cautelari a carico di 28 persone, di cui 22 arresti, tra funzionari pubblici preposti al controllo delle pratiche edilizie, imprenditori e professionisti. L’accusa è di aver rilevato e registraato abusi edilizi riscontrati nel corso delle ispezioni ai cantieri edili in cambio di mazzette.

Nel mirino i tecnici di due Municipi e una Asl
I 10 funzionari colpiti dall'ordinanza del Tribunale di Roma prestano servizio negli uffici tecnici di alcuni Municipi, in particolare l’ispettorato edilizio del XIV Municipio (Monte Mario), l’ufficio tecnico del XIII Municipio (Aurelio) e presso il Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spresal) dell’Asl Roma E. Coinvolti anche tredici imprenditori e cinque liberi professionisti.

Modifiche “suggerite” per avvantaggiare gli imprenditori
Le indagini della Gdf, avviate qualche mese fa dal Nucelo speciale Tutela mercati della Gdf e condotte con intercettazioni telefoniche, pedinamenti e rilevamenti contabili, hanno evidenziato un vasto sistema di malaffare, basato su sistematici accordi illeciti tra imprenditori e funzionari pubblici, i quali, in cambio di denaro o altre utilità, hanno omesso atti dell'ufficio o compiuto atti contrari ai propri doveri, suggerendo ad esempio le modifiche da apportare ai lavori per far ottenere al costruttore il massimo (e illecito) vantaggio economico.

Tangenti “preventive” per evitare verifiche ai cantieri edilizi
Molte le conversazioni intercettatte dagli inquirenti in cui si fa esplicito riferimento al pagamento di somme di denaro a favore dei funzionari preposti ai controlli dei cantieri, o si parla di una sorta di “tangente preventiva”, da pagare per ottenere una “copertura” dal rischio di controlli o verifiche ogni qualvolta viene avviato un cantiere edile. Oltre alla mancata contestazione degli abusi edilizi, i funzionari in servizio al XIV Municipio sono accusati anche di gravi irregolarità nella gestione delle pratiche relative al rilascio delle autorizzazioni per gli imbocchi alla rete fognaria (fondamentali per la vendita delle nuove unità immobiliari), favorendo gli imprenditori “amici”. L’accusa per i dipendenti del Servizio per la sicurezza negli ambienti di lavoro è invece di non aver contestato a professionisti e imprenditori le le irregolarità relative alle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro riscontrate nei cantieri verificati dagli ispettori Asl.

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