Dalla Francia alla Svezia crescono i movimenti anti-Islam: ecco la mappa
La strage nella sede di Charlie Hebdo a Parigi accentua i rischi di una deriva populista anti-islamica in Europa, particolarmente marcati in alcuni Paesi. A cominciare, naturalmente, dalla Francia stessa
3. Movimenti anti-Islam / Gran Bretagna: scricchiola il multiculturalismo
(Reuters)
Per il leader dell'Ukip, Nigel Farage, l'attacco a Charlie Hebdo è il risultato della “politica piuttosto grossolana di multiculturalismo” dell'Europa e della stessa Gran Bretagna, che alimentano in casa propria la quinta colonna del terrorismo islamico. Per il Partito indipendentista britannico non si tratta della prima uscita ad effetto, destinata a suscitare polemiche e reazioni sdegnate. Non va dimenticato però che anche l'Ukip, come il Front National francese, è in costante ascesa nei sondaggi in vista delle elezioni politiche di maggio: un'ascesa senz'altro favorita dalle posizioni euroscettiche, ma alimentata anche dalle posizioni in materia di immigrazione (soprattutto intra-Ue) e Islam. La Gran Bretagna ha un'ampia percentuale di musulmani – tra il 4 e il 5% della popolazione secondo i dati più aggiornati – e il tema della loro integrazione è divenuto ancora più sensibile dopo l'ascesa dell'Isis e le decapitazioni in cui sono comparsi boia con accento o nazionalità britannica.
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