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Questo articolo è stato pubblicato il 09 gennaio 2015 alle ore 17:14.
L'ultima modifica è del 09 gennaio 2015 alle ore 17:36.

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NEW YORK - L'America ha macinato altri 252.000 occupati nel mese di dicembre, con un tasso di disoccupazione che scende al 5,6 per cento. Il 2014 si chiude con un totale di 2,95 milioni di nuovi posti di lavoro, il miglior risultato dal 1999. Sembrava impensabile fino a un anno fa, eppure l'accelerazione recente della crescita americana grazie alla combinazione di aggressive politiche espansive sia monetarie che fiscali a questo punto ha raggiunto gli obiettivi previsti per la stabilizzazione del mercato del lavoro. Un tempo, il tasso implicito di disoccupazione in America era al 5,2% e dunque siamo anche a un passo da uno dei livelli ottimali.

Ma l'America non vuole fermarsi. Barack Obama è in giro per il paese per avanzare ulteriormente la sua agenda politica in previsione del discorso sullo Stato dell'Unione; oggi è a Knoxville in Tennessee dove ha annunciato un programma per rendere gratuiti i corsi universitari statali in alcuni casi particolari. Ma Obama vuole espandere il manifatturiero che non ha raggiunto ancora gli obiettivi di espansione voluti ( 700mila nuovi occupati contro un milione di obiettivo e un milione e mezzo di perdite) e vuole garantire la tenuta del mercato immobiliare.

È stato proprio da Knoxville che Obama ha diffuso un comunicato della Casa Bianca in cui rivendica la creazione di 11,2 milioni di nuovi posti di lavoro per 58 mesi consecutivi.

Negli ultimi tre mesi l'America ha aggiunto in media 289.000 nuovi posti di lavoro al mese. Il compenso orario è aumentato solo dell'1,7%, al di sotto dell'aumento storico medio del 2%, ma almeno l'aumento c'è stato rispetto agli anni in cui aumentava l'occupazione senza aumenti di salari.

Un dato che ripropone il forte gap non solo economico ma anche ideologico con l'Europa: da noi appena ora Mario Draghi riesce a far decollare politiche espansive. Ma sul fronte fiscale la Germania continua a resistere. E visto che per l'America con la cura dirompente che ha ricevuto ci sono comunque quattro anni per ritornare ai livelli ottimali anche se da domani l'Europa dovesse decidere di correre verso l'espansione non avremo risultati immediati.

Disoccupazione a confronto: Usa, Eurozona, Italia (dati aggiornati a novembre)

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