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Questo articolo è stato pubblicato il 09 gennaio 2015 alle ore 10:47.

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Un'economia al collasso. Il Venezuela di Nicolas Maduro non riesce a risollevarsi dal baratro della recessione, tanto da intravedere lo spettro del default. Il prezzo del petrolio, scivolato a 50 dollari al barile, moltiplica le difficoltà del governo e ora chiede un aiuto esplicito alla Cina che risponde con investimenti pari a 17 miliardi di euro. Una somma ingente che verrà spesa in progetti energetici, industriali e di sviluppo sul territorio venezuelano. Una parte della somma, secondo alcune fonti, è una linea di credito mascherata.
Il numero uno di Pechino Xi Jinping ha incontrato nella capitale cinese il presidente venezuelano Maduro e insieme hanno dichiarato di aver deciso di rafforzare la loro cooperazione da quest'anno.
La Cina è il principale investitore e il secondo cliente per il petrolio del Venezuela, con 640mila barili al giorno. La Cina ha accordato al Venezuela, dal 2007, in prestiti a lungo termine al Venezuela per 42 miliardi di dollari.
Maduro ha bisogno di un'importante iniezione di denaro con le elezioni che incombono e che potrebbero diventare un problema se la situazione economica dovesse continuare a deteriorarsi.
Noi abbiamo un'ottima notizia da condividere sulla cooperazione che aumenterà quest'anno - ha detto Maduro. Sarà rafforzata – ha aggiunto - sulla base della formula di successo che abbiamo costruito>.
Il Venezuela, ha detto Xi in precedenza, è . E, facendo eco a Maduro, ha affermato: .
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Hong Lei ha spiegato ai giornalisti, durante un incontro, che .
La caduta del prezzo del barile ha fatto precipitare in recessione l'economia venezuelana. Caracas dipende per il 96% del suo afflusso di valuta estera proprio sul petrolio.
Maduro è a Pechino nell'ambito di un forum che la Cina ha organizzato per rafforzare le sue relazioni con i paesi dell'America latina e dei Caraibi.

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