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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2015 alle ore 15:04.
L'ultima modifica è del 11 gennaio 2015 alle ore 20:01.

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«Salvini è un piccolo uomo portato alla grande ribalta dai media di regime per far dimenticare la Lega ladrona che ha governato per anni insieme a Berlusconi, artefice dell’attuale sfacelo italiano insieme a tutti i partiti». Durissimo post, stamattina, sul blog di Beppe Grillo, che riporta la frase choc pronunciata ieri dal leader della Lega, Matteo Salvini («L’Islam è pericoloso: ci sono milioni di persone in giro per il mondo, e anche sui pianerottoli di casa nostra, pronti a sgozzare e a uccidere in nome dell’Islam») e commenta: «Lo ha detto Salvini dall’alto della sua ignoranza fondamentalista, aggiungendo che la religione musulmana “non è e non va trattata come le altre confessioni”».

Io sono Charlie ma anche Ahmed
«A Salvini - si legge - risponde Ahmed Merrabet. Era musulmano ed era uno dei due agenti a protezione del direttore del Charlie Hebdo, il celebre vignettista Charb. Aveva 42 anni e due figli quando è stato ammazzato a colpi di kalashnikov da uno dei due terroristi come si vede nel video diffuso in rete dopo l’attentato. Io sono Charlie. Ma sono anche Ahmed, il poliziotto morto per difendere Charlie Hebdo e la sua redazione».

«I leader insieme, ma che tempismo»
Più tardi, a marcia parigina già conclusa, il blog di grillo rilancia un post di un’attivista, dal titolo: «Troppe domande su Charlie Hebdo». «Oggi Renzi e Merkel, Hollande e Juncker il banchiere, faranno una bella riunione per combattere uniti in Europa l’Isis, ma che bravi, e giù leggi che violeranno le libertà nostre non dei “terroristi”, per una Europa unita». «Che tempismo!», si ironizza, «proprio adesso che la Grecia fugge, l’Inghilterra idem, che Hollande voleva rivedere per far cessare le sanzioni contro Putin, e che noi nel nostro piccolo volevamo un misero referendum sull’euro». Poi le domande: «Da dove provengono i soldi dell’Isis? Continuare a voler esportare finta democrazia continuerà a creare nuove guerre? Perché il Senatore McCain, uomo Cia, sia stato più volte fotografato in compagnia dei capi dell’Isis?» .

Salvini: in marcia tanti ipocriti, amici dei clandestini
Dal canto suo, il numero uno della Lega continua l’attacco al Governo e alle politiche sull’immigrazione e annuncia che alla manifestazione del 28 febbraio indetta dalla Lega a Roma proverà «a dare la spallata al Governo». «Oggi è il compleanno di Renzi e gli facciamo gli auguri con la speranza che si tolga di torno il più presto possibile», ha detto Salvini in mattinata a Radio Padania. «Renzi compie 40 anni, io ne ho 41, e oggi è a sciare con un volo di Stato, oggi con un volo di Stato è a fare una passeggiata a Parigi...». Riferimento ironico alla marcia nazionale per commemorare le vittime in corso nella capitale francese, su cui torna più tardi, in serata: «Oggi a Parigi hanno marciato tantissime brave persone, cittadini onesti e coraggiosi. Ma anche tanti politici ipocriti, amici dei clandestini, venduti, perbenisti e masochisti».

Pini (Lega): Grillo nulla assoluto
Al colpo di Grillo ha replicato il capogruppo leghista al Senato, Gian Marco Centinaio: «Grillo chi? Quello che ha fatto cancellare il reato di immigrazione clandestina? Certo che la paura di perdere voti e quindi parlamentari e potere fa brutti scherzi». Il deputato Gaetano Pini ha rincarato la dose: «Sono sempre stato attratto dagli enigmi della scienza, mi hanno sempre affascinato domande tipo “esiste il nulla assoluto?”. Devo onestamente ringraziare Grillo, con le sue parole sull’Islam mi ha fatto capire che esiste: è nella sua testa».

Fi: parata dell’ipocrisia e del buonismo
Critiche alla manifestazione parigina sono arrivate da Forza Italia. Daniela Santanché l’ha definita una «parata dell’ipocrisia, di chi condanna ma poi non agisce», Deborah Bergamini ha parlato di «appiccicoso buonismo» dei leader europei. E il senatore Maurizio Gasparri si è scagliato contro il Governo: «Ora basta con i valletti di clandestini e
fondamentalisti». Prendendosela con l’ex compagno di partito Alfano: «Ha fatto dell’Italia un colabrodo. Domani in Senato presenteremo il conto a un Governo pericoloso per l’Italia. Mare nostrum “for ever” deve finire».

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