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Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2015 alle ore 14:30.
L'ultima modifica è del 12 gennaio 2015 alle ore 15:10.

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Per Angela Merkel l'accordo di Schengen «non è in discussione»: piuttosto è «importante» che attraverso Schengen ci «si scambino le informazioni» e «che la Germania possa fidarsi della sicurezza delle sue frontiere con una stretta collaborazione con i partner». La cancelliera lo ha detto in conferenza stampa con il premier turco Ahment Davutoglu .

Sulla questione è intervenuta anche la Commissione Ue, che «ritiene che la prima tappa sia vegliare alla buona applicazione delle regole attuali di Schengen e sfruttare al massimo le loro possibilità». Così una portavoce dell'esecutivo, ricordando quanto anche i ministri degli interni «hanno convenuto» ieri a Parigi. Solo «in seguito», ha sottolineato la portavoce, si potrà pensare di «passare a un esame» e a eventuali «modifiche» di Schengen, che già permette «controlli sistematici alle frontiere esterne» per cui «basterebbe applicare le regole in modo coerente».

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