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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2015 alle ore 21:52.
L'ultima modifica è del 13 gennaio 2015 alle ore 21:58.

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Woody Allen lavorerà alla sua prima serie tv in streaming su Internet. È stato reclutato da Amazon, che oltre ai Kindle e ai droni, investe sempre di più nelle produzioni cinematografiche e televisive. Il colosso dell’e-commerce fondato e guidato da Jeff Bezos - e fresco di Golden Globe per la produzione della serie “Transparent” insieme a Netflix (che ha prodotto House of Cards, con Kevin Spacey) - sta partecipando attivamente alla rivoluzione del modo di fruire i contenuti un tempo esclusiva del piccolo schermo.

Quello di Allen, inoltre, è solo l'ultimo esempio di regista cinematografico prestato alla tv. «Non so come mi sono infilato in tutto questo. Non ho idea da dove cominciare”, ha ammesso candidamente il regista di film come Io e Annie, Manhattan, Zelig, Crimini e Misfatti e Blue Jasmine, che alla soglia degli 80 anni, ha accettato il rischio di una nuova sfida. «È un creatore visionario, è stato la prima linea creativa del cinema americano. Non potremmo essere più felici di avere in esclusiva la sua serie tv il prossimo anno», ha commentato Roy Price, vice presidente di Amazon Studios. Il servizio di video streaming di Seattle è attivo in Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Giappone.

Il regista scriverà e dirigerà in esclusiva per Amazon un'intera serie di episodi, di mezz'ora ciascuno. Il titolo della produzione è come per ogni film di Allen lo stesso: «Untitled Woody Allen Project».

Non è la prima volta che l'azienda di Jeff Bezos recluta un grande nome che faccia da traino ad un suo progetto. Qualche mese fa ha siglato un accordo con Ridley Scott come produttore esecutivo della serie The Man In the High Castle, tratto dall'opera del celebre scrittore di fantascienza Philip K. Dick, che a sua volta fu l'ispiratore di Blade Runner.

Gli Amazon Studios, tra l’altro, hanno già investito in altre serie tv tra cui Alpha House con John Goodman. Internet, in questo momento, sta giocando un ruolo dirompente come quello rivestito fino a poco tempo fa da una tv via cavo come Hbo negli Stati Uniti, che cinque anni fa reclutò Martin Scorsese per «Boardwalk Empire - L'impero del crimine».

E più in generale il mix tra cinema e tv è un trend consolidato che ha toccato anche l'Italia, con gli esempi di Romanzo Criminale e Gomorra, le cui serie televisive sono state un fenomeno più virale dei film. E anche il premio Oscar Paolo Sorrentino dirigerà The Young Pope, otto puntate su Sky. Nel nostro paese, invece, ancora non si vede l'influenza di Internet nelle produzioni di cinema e tv. E complice l'insufficienza della banda larga, anche un colosso come Netflix nel frattempo sbarcato in Francia e Germania, posticipa il lancio in Italia.

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