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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2015 alle ore 18:05.
L'ultima modifica è del 14 gennaio 2015 alle ore 19:33.

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Per il Colle serve un nome di garanzia, se sarà così, «saremo lieti di sostenere con i nostri voti, che si uniranno a quelli della sinistra», un Capo dello Stato che dia «questa garanzia». Lo ha detto Silvio Berlusconi al termine del suo lungo intervento a una manifestazione degli azzurri che si è svolta al santuario del Divino Amore di Roma.

Il patto del Nazareno ci costa, a meno di 5 punti dal centrosinistra
«C'è tanta confusione in giro perché il patto del Nazareno ci è costato e ci costa ma ora siamo a un po' meno di cinque punti dal centrosinistra, secondo i sondaggi» e «con la possibilità che da marzo il leader di Fi torni in campo recupereremo tutti i voti per superarlo», ha detto Silvio Berlusconi. Per rinvigorire l'economia, per Berlusconi occorre tornare «alla formula liberale della crescita: meno tasse su famiglie, imprese e lavoro, questo produce più consumo, più produzione industriale, più posti di lavoro».

No a un nuovo presidente di sinistra
Poi il nodo dell’elezione del nuovo inquilino del Colle e l’attacco al Pd. «Il Pd è al governo con un leader che non ha seguito le regole democratiche, ovvero le libere elezioni», ha detto Silvio Berlusconi, parlando al Divino Amore. «La sinistra ha il presidente del Senato, il presidente della Camera, il presidente del Consiglio e il presidente della Corte. Io credo che sia una domanda logica e giusta pretendere di avere un presidente della Repubblica che non sia il seguito degli ultimi tre presidenti della Repubblica di sinistra che hanno portato questo Paese in una situazione di non democrazia», ha affermato il leader di Forza Italia. Berlusconi si è detto pronto a votare un capo dello Stato «garante di tutti, non solo di una parte».

Salvini goleador
Ha anche parlato degli equilibri nel centrodestra. «La Lega va fortissimo grazie al suo goleador Salvini a cui faccio tutti i miei complimenti». Forza Italia, invece, ha sottolineato, sconta il fatto che «ha un leader che non c'è, non può parlare, non può circolare». Berlusconi ha detto di voler rifondare Forza Italia: «Ci sono 24 milioni di italiani che non sono sicuramente elettori di sinistra e noi dobbiamo guardare a loro» per conquistarli.


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