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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2015 alle ore 12:44.

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Bucks contro New York (Afp)Bucks contro New York (Afp)

Bargnani lungodegente e a rischio taglio a New York, Belinelli out per infortunio a San Antonio, stessa cosa per Gallinari a Denver, mentre Datome è dovuto scendere in D-League per ritrovare il parquet e riassaporare la gioia di fare un canestro. A vederlo com'è messo adesso, il quartetto dei nostri moschettieri che di qui a qualche mese dovrà provare a spingere l'Italbasket verso i Giochi di Rio2016, vengono i brividi. Ma si sa, gli scenari della palla a spicchi d'Oltreoceano cambiano rapidamente, e allora meglio aspettare che passi la nottata, e anzi andare a cercarci col lanternino i (pur piccoli) segnali positivi.

Gigi c'è – E allora, il primo chiaro segnale di risveglio arriva proprio dal capitano azzurro in D-League, arrivano subito vittoria, canestri e soprattutto minuti sul parquet. I suoi Grand Rapids Drive, l'affiliata dei Pistons, battono gli Austin Spurs 102-87 nella seconda partita della giornata inaugurale dello Showcase, a Santa Cruz, Per Gigi 15 punti e 5 rimbalzi in 27' di gioco. E dire che Stan Van Gundy l'ha fatto giocare solo una volta, contro i Lakers, in tutta la stagione. 7 punti in 12'. Almeno ora Datome può mettersi in mostra, e sperare in uno scambio, perché il suo contratto con i Pistons è garantito per la stagione, per cui non può certo essere firmato da un'altra franchigia con un contratto da 10 giorni, come invece sperano quasi tutti degli altri giocatori di DLeague.

Smith è un razzo – A proposito di Detroit. Se la partenza di Josh Smith ha rianimato i Pistons, fino a quel punto davvero deludenti, lo sbarco della talentuosa ala ex Atlanta a Houston sembra aver messo nuovo carburante anche nel serbatoio dei Rockets. In particolare – e a sorpresa – nella metà campo difensiva, che tradizionalmente non è certo la specialità della casa…Poi certo quanto “il barba” Harden sfiora la tripla doppia (31p con 6/8 da 3, 9 rimbalzi e 10 assist) come nella vittoria su Oklahoma di stanotte, beh tutto allora riesce un po' più facile.

Il ritorno del Prescelto - Dopo sei sconfitte consecutive i Cavaliers tornano al successo superando i Lakers allo Staples Center. Cleveland alla fine vince 109-102 ma suda non poco contro i gialloviola trascinati da un Kobe Bryant, in versione playmaker per buona parte del match e che mette a referto 17 assist, suo massimo in carriera. Ma a risolvere i problemi della squadra di coach Blatt ci pensa un LeBron rigenerato dal suo break di due settimane. Dopo i 33 punti di Phoenix, James così ne firma 36 a LA. Interessante finora l'apporto per i Cavs del russo Mozgov (10p contro i Lakers), arrivato da Denver nel tassello del mosaico occupato dal brasiliano Varejao, fedelissimo di LeBron ma out per tutta la stagione causa la rottura di un tendine d'Achille.

Gita a Londra – Più interessante per le parole del commissioner Adam Silver (che ha difeso i bilanci solidi e rilanciato il progetto di espansione in Europa) che per quanto s'è visto sul parquet, l'ormai consueta gita londinese della Lega. Milwaukee, nella quinta gara di regular season di sempre giocata a Londra, spazza via i Knicks 95-79, condannandoli alla 16ª sconfitta consecutiva e a un record di 5 vinte e 36 perse alla boa di metà stagione. Almeno i Knicks ritrovano Carmelo Anthony, che ne fa 25 in 28 minuti, dopo due settimane di stop per dare riposo a un ginocchio malandato, proprio nell'arena che due anni e mezzo fa lo incoronò campione olimpico.

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