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Dossier L'obbligo di un vendor It? Fare innovazione a misura di utente

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    Dossier | N. 16 articoliInnovazione e nuove tecnologie al servizio delle aziende

    L'obbligo di un vendor It? Fare innovazione a misura di utente

    Portare sul mercato tecnologia, per creare ed interagire, che sia realmente utile. In ufficio come a casa e in mobilità. La ricetta è quella di Hewlett Packard e per renderla appetibile, soprattutto alle aziende, il colosso californiano mette in campo la volontà di fare della specializzazione un valore e di sfruttare l'intenso lavoro di “recupero” (per ciò che concerne l'impulso alla ricerca e allo sviluppo dei nuovi prodotti e il time to market) svolto dalla compagnia di Palo Alto negli ultimi tre anni.

    Lavorare al fianco delle imprese, in veste di fornitore di tecnologia, può assumere molto forme e richiede soluzioni, competenze, capacità di guardare avanti. L'opera di ristrutturazione che in autunno porterà l'azienda a dividersi in due società distinte, una più focalizzata alle imprese (lato software, infrastrutture e servizi) e una che rimarrà attiva nel computing & printing e in ambito consumer, va letta in questa direzione.

    Dal punto di vista dei prodotti, il menu che può mettere in campo sin d'ora Hp per dare una mano a Cio e responsabili It abbraccia la logica di dispositivi di computing multi piattaforma (Windows, Chrome Os e Android), la promessa di un'esperienza d'uso di tipo immersiva (sia per gli utenti business che per quelli consumer) e soluzioni all'avanguardia per cavalcare i fenomeni tech del momento, vedi la stampante 3D (prevista al lancio nel 2016 e basata sulla tecnologia proprietaria ink-jet Multi JetFusion), che promette maggiore velocità rispetto alle printer tridimensionali per uso industriale oggi in commercio e a costi inferiori.

    Il dogma che muoverà i prossimi passi del Printing e Personal Systems Group (che sarà ribattezzata semplicemente Hp inc.), come ha avuto modo di spiegare pubblicamente Tino Canegrati, Vice President e General Manager della divisione, sarà uno e uno soltanto: l'innovazione. Da scaricare a terra sia con l'attenta capitalizzazione dei brevetti già in portafoglio che perseguendo nuove strade in fatto di ricerca.

    Tornando ai prodotti già in commercio, invece, il manager di Hp è sicuro della bontà di un catalogo che si aggiorna quantitativamente e qualitativamente decisamente meglio rispetto al recente passato e che inizia ad abbracciare, oltre ai pc e alle stampanti, soluzioni in ambiti quali l'Internet of things e il digital packaging.

    Alla voce computer, che rimangono ancora oggi il piatto forte dell'offerta per le aziende di medie dimensioni, le proposte più interessanti della casa californiana sono all'insegna del fattore “due in uno”, e quindi oggetti (di vario formato e di diverse configurazioni e prezzi) che si trasformano facilmente da tablet a notebook. Qualche esempio? Il modello ibrido “detachable” aziendale Pro x2 612 della linea Elite, con display da 12,5 pollici e processori Intel Core i3 o i5 (a listino a 899 euro). Oppure gli EliteBook Folio 1020, i nuovi notebook di classe business più sottili e leggeri del settore (soli 15,7 mm di spessore) che arriveranno in commercio in Italia nelle prossime settimane. Fra le peculiarità di questi portatili con schermo da 12,5 pollici c'è la primizia assoluta della Premium Keyboard, una nuova tipologia di tastiera che garantisce una risposta dei tasti ottimizzata e coerente, in base ai test e al feedback dell'utente.

    Innovativa è anche l'ultima novità sfornata da Hp in campo computing, le workstation portatili ZBook (in vendita a partire da 1.289 euro). Parliamo cioè di stazioni di lavoro concepite in formato ultrabook (e quindi sottilissime e leggere) con schermi da 14 e 15,6 pollici e processori Intel di quinta generazione. Il salto in avanti rispetto ai modelli precedenti è evidente: maggiore capacità di calcolo, maggiore efficienza energetica e dunque autonomia, maggiori prestazioni per applicazioni video e di grafica 3D.

    In campo printing, il valore che Hp vuole portare in dote alle aziende è sempre e comunque maggiore produttività, abbinata a funzionalità per la stampa in mobilità e a capacità di saving (come quelle promesse dalle Officejet Enterprise basate su tecnologia PageWide, che raggiungono le stesse prestazioni delle stampanti laser alla metà del costo per pagina) che possono giustamente far gola a tutte le tipologie di aziende, grandi e piccole.

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