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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2015 alle ore 07:29.

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TOKYO – La diplomazia giapponese rafforza i suoi sforzi per dare un contributo alla stabilizzazione del Medio 0riente e alla lotta contro il terrorismo internazionale, nel quadro degli sforzi del premier Shinzo Abe per alzare il profilo internazionale della sua politica di cosiddetto “pacifismo pro-attivo”.

Abe – che sta effettuando un tour tra Egitto, Giordania, Israele e Palestina – ha annunciato piani da 2,5 miliardi di dollari per lo sviluppo e la stabilizzazione dell'area regionale. 200 milioni di dollari saranno stanziati in aiuti non militari per il contrasto all'Isis, con un aumento del supporto per i rifugiati in Irak e Siria. Per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture, in particolare, Abe ha offerto all'Egitto prestiti per 43 miliardi di yen, che andranno al miglioramento delle strutture aeroportuali e delle reti di utilities.

Nell'incontro con il premier israeliano Netanyahu, Abe ha sottolineato la volonta' di rafforzare le misure contro il terrorismo e anche di accelerare i colloqui preliminari per un trattato sugli investimenti in grado di approfondire le relazioni economiche bilaterali. Ci sono pero' divergenze tra l'intransigente Netanyahu e un Giappone interessato a un avanzamento del processo di pace tra Israele e i palestinesi e a un esito positivo dei negoziati internazionali con l'Iran.

Intanto a Parigi il ministro degli esteri Fumio Kishida ha incontrato il collega francese Laurent Fabius, concordando una stretta collaborazione nel contrasto al terrorismo. Dopo aver deposto una corona di fiori presso la redazione di Charlie Hebdo, Kishida ha reso noto uno stanziamento da 7,5 milioni di dollari per rafforzare le attivita' investigative e i controlli di frontiera. Il viaggio europeo di Kishida, reduce dall'India, comprende anche Belgio e Gran Bretagna.

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