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Benvenuta mezza età: perché la crisi degli anta è alquanto esagerata

Mentre si allunga la vita media e migliorano le prestazioni fisiche e intellettuali delle persone anziane, psicologi, economisti e antropologi hanno scoperto che l'età dell'oro comincia dopo i cinquanta anni

3. Benvenuta mezza età / La curva della felicità

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Lo scrittore e giornalista Jonathan Rauch, sul magazine The Atlantic, ha raccolto e analizzato molti studi che indagano età e percezione del benessere a livello globale. Quello che emerge mettendo a confronto ricerche di psicologi ed economisti è che se è vero che tra i 45 e i 50 anni possa vincere statisticamente la percezione di essere infelici, subito dopo la soddisfazione aumenta esponenzialmente fino agli ottant'anni. Secondo il centro studi sulla longevità dell'università di Stanford, al netto di malattie e disabilità gravi, “il picco della vita emotiva si realizza a partire dal settimo decennio”. L'età nella quale si fa abitualmente il bilancio della propria vita è dunque anche quella a partire dalla quale la vita migliora come attesta la U curve: “I figli crescono, lo stipendio aumenta come pure le risorse interiori e l'esperienza per gestire gli stress quotidiani”. Complice l'allungamento della vita media a cinquanta come a sessanta si può ripartire e reinventarsi con la consapevolezza di aver nuovi strumenti poter fare in futuro meglio che in passato con il plus della libertà di scegliere: “La più sorprendente scoperta che ho fatto subito dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare” (Jep Gambardella nel film “La Grande bellezza”).

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