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Agenti insultano detenuto suicida, si muove Orlando

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Agenti insultano detenuto suicida, si muove Orlando

  • –Vittorio Nuti

aperta l’indagine

Avviata un’inchiesta per chiarire le responsabilità.

Per il Dap i commenti sotto accusa sono «un’offesa

al lavoro di tutti gli agenti»

roma

«Uno in meno», «speriamo abbia sofferto», e «consiglio di mettere a disposizione più corde e sapone…». Sono alcuni degli agghiaccianti commenti seguiti ad un post, pubblicato su Facebook, con cui nei giorni scorsi l'Alsippe (Alleanza sindacale polizia penitenziaria, sigla minore del fronte sindacale degli agenti) ha dato una notizia quasi di routine: il suicidio in carcere di un detenuto. Nel caso specifico, un trentanovenne rumeno all'ergastolo per omicidio, impiccatosi venerdì 13 nella sua cella del penitenziario di Opera, alla periferia di Milano. A postarli, sedicenti agenti penitenziari simpatizzanti della sigla sindacale. Contro di loro, il Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria del ministero della Giustizia ieri ha avviato un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità. I commenti sotto accusa, per il dipartimento, sono «un'offesa al lavoro di tutti gli agenti impegnati a salvaguardare le persone che hanno in custodia».

In campo anche il Guardasigilli, Andrea Orlando, che oggi vedrà il vertice del Dap, Santi Consolo, «per avere elementi sull'inchiesta interna avviata e per valutare i provvedimenti da adottare». Nei prossimi giorni, spiega una nota diffusa da via Arenula, il ministro convocherà anche «le sigle sindacali della polizia penitenziaria per discutere dell'accaduto e di come evitare che simili inqualificabili comportamenti possano ripetersi».

L'inchiesta interna accerterà innanzitutto se gli autori dei commenti ingiuriosi sono effettivamente agenti di polizia penitenziaria, per poi procedere alle sanzioni. Il Dap sottolinea come una «profonda irritazione» per l'accaduto sia stata espressa anche dalle sigle sindacali degli agenti «più rappresentative» dell'Alsippe. Che dopo aver cancellato i commenti per placare le polemiche, ieri ha fatto una sostanziale marcia indietro. «Visto il contenuto e fermo restanti le responsabilità personali» dei commenti su Facebook, si legge in una nota, alcune frasi «hanno ingenerato una strumentalizzazione» con «possibile danno di immagine» alla polizia penitenziaria. Da qui la scelta di cancellare le frasi incriminate, «assolutamente non condivisibili» da parte del sindacato.

Il caso non sembra però destinato a sgonfiarsi tanto in fretta. Pd e Sel chiedono di far luce sulla vicenda (in arrivo una interrogazione dei senatori dem Cociancich, Cantini e Marcucci), mentre la deputata azzurra Annagrazia Calabria plaude alle contromisure adottate dal Dap, e invita a «non fare di tutta l'erba un fascio, puntando il dito» contro gli agenti penitenziari «che lavorano con impegno». Patrizio Gonnella di “Antigone” chiede al Dap di cessare ogni rapporto con l'Alsippe se dimostrate responsabilità a carico di suoi tesserati. «Se si tratta di agenti penitenziari - spiega - questi hanno contravvenuto a un dovere di lealtà e legalità, tradendo la loro missione». Dura condanna anche da Angelo Urso, segretario Uil Pa Penitenziari («espressioni e giudizi non rispecchiano affatto la sensibilità, l'umanità e la professionalità» degli agenti), e di Donato Capece, segretario del Sappe, uno dei principali sindacati degli agenti. Per Capece, «esultare per la morte di un detenuto è cosa ignobile e vergognosa». Fuori dal coro solo il segretario della Lega, Matteo Salvini: «Conoscendo quali sono le condizioni in cui lavorano gli agenti penitenziari, non dico che giustifico ma capisco».

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LA VICENDA

Il fatto

Due giorni fa sulla pagina Facebook del sindacato degli agenti penitenziari Alsippe, alla notizia del suicidio di un detenuto rumeno sono comparsi commenti agghiaccianti («uno in meno», «speriamo abbia sofferto») postati da sedicenti agenti

La reazione

Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha aperto un’inchiesta per accertare responsabilità. Il ministro Orlando ha comunicato di aver convocato per oggi il vertice del Dap e nei prossimi giorni le sigle sindacali della polizia penitenziaria