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Dossier Il Giornale della famiglia spiega i segreti della crescita

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    Dossier | N. 15 articoliIl Giornale della famiglia: capire l'economia in otto passi

    Il Giornale della famiglia spiega i segreti della crescita

    Perché dopo 7 anni di crisi la crescita economica è oggi brillante negli Stati Uniti e ancora arranca in Europa? Che cosa c'è al confine tra lo sviluppo e la recessione? Come è possibile che un Pil attorno al 3-4% sia un brutto segnale per i Paesi emergenti? Quali elementi fanno la differenza, dai mercati finanziari alla demografia?

    Gli squilibri che rendono instabile l'andamento del ciclo economico possono essere governati? Tutte queste domande ruotano attorno a un comune filo conduttore: «Il segreto della crescita», ovvero i meccanismi che, in un continuo alternarsi di fasi di boom e periodi di rallentamento, determinano l'andamento dell'economia e, con esso, il livello di benessere o di impoverimento delle popolazioni. A questo tema è dedicato giovedì 12 marzo il quinto appuntamento con “Il Giornale della famiglia”, il nuovo servizio di divulgazione economica che Il Sole 24 Ore propone ai lettori.

    Come nelle precedenti puntate, la spiegazione ruota attorno a una coppia di nozioni economiche contrapposte - da una parte la crescita, dall'altra la recessione - e sviluppa un itinerario facilitato di lettura attraverso domande-e-risposte, pro-e-contro, glossari, grafici “parlanti” e percorsi visuali, senza dare mai per scontata una definizione e mostrando i benefici e i rischi che sono sempre connessi a una determinata fase dell'economia. I capricci del Pil condizionano anche la gestione del risparmio: per questo, l'ultima pagina de “Il Giornale della famiglia” spiega sempre che cosa fare in relazione al tema della puntata, in questo caso quali sono le possibili strategie di investimento in relazione a tre differenti scenari - ripresa decisa, passo ancora rallentato o nuova caduta - dell'economia.

    Iva, ultimi controlli per le compensazioni
    Le eccedenze a credito possono essere portate in compensazione, a patto che venga effettuata una serie di controlli sui modelli inviati, sull'entità dei crediti e sulla loro spendibilità. In particolare, bisogna controllare se le dichiarazione annuale è stata inviata entro il 2 marzo o meno: nel primo caso, è possibile compensare anche le cifre oltre i 5mila euro, mentre nel secondo caso le compensazioni saranno limitate a 5mila euro. Ma quali sono tutte le verifiche da effettuare per poter utilizzare i crediti in maniera corretta? A questa domanda risponde il Focus pubblicato sul Sole 24 Ore in edicola il 12 marzo.

    Professionisti e Caf, partita aperta sulla polizza per l'invio del modello 730
    Partita aperta sull'assicurazione a professionisti e Caf che saranno chiamati dai loro clienti all'invio del modello 730. Le nuove regole per la dichiarazione precompilata prevedono, infatti, un ampliamento delle responsabilità che comportano poi l'obbligo di pagare imposte, sanzioni e interessi in caso di successive contestazioni dell'agenzia delle Entrate. Ecco perché diventa necessaria un'assicurazione e si sta lavorando per trovare insieme agli operatori del settore e all'amministrazione finanziarie le formule per la copertura senza far impennare i costi. Tutti gli approfondimenti sul Sole 24 Ore.

    Casa24 Plus, focus sul Mipim
    Oltre 21mila partecipanti, 4.500 investitori, 90 Paesi rappresentati, tra cui primeggiano Regno Unito, Francia, Germania e Usa, con l'Italia che si ritaglia un ruolo da protagonista grazie alla bontà dei progetti presentati, all'avvicinarsi di Expo, e all'importanza della presenza istituzionale, da Cdp a Banca d'Italia, a quella congiunta di Ance e Ice. Sono i numeri della 26esima edizione del Mipim di Cannes, la più importante fiera immobiliare del mondo, che si chiuderà venerdì.

    Su Casa24 Plus di domani i progetti più rilevanti e il parere degli operatori sulle sorti dell'immobiliare nel 2015. Da cui emerge che per attrarre investimenti esteri serve ancora lavorare sul repricing e accelerare sul fronte riqualificazioni e semplificazioni normative. «Tre sono i fenomeni che hanno consentito al mattone tra il 2013 e il 2014 di riprendersi: un Governo credibile e più stabile dei precedenti, la liquidità in circolo, soprattutto in arrivo dagli Stati Uniti e risultato delle politiche monetarie di quel Paese - spiega Paolo Bellacosa, direttore capital markets di Cbre in Italia - e la revisione dei valori. Se si vede in giro un tasso di mortalità delle transazioni ancora elevato per via delle quotazioni non allineate alle attese del mercato». Secondo Paolo Buzzetti, presidente Ance, «il 2015 deve essere l'anno della svolta per la grande filiera dell'edilizia, come dimostrano i primi timidi segnali di ripresa del nostro settore ai quali stiamo assistendo. In questo contesto assume ancora più valore fare squadra e far viaggiare all'unisono tutto il mondo delle costruzioni e dell'immobiliare».

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