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De Vincenti approda a Palazzo Chigi

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De Vincenti approda a Palazzo Chigi

  • –Emilia Patta

Roma

È Claudio De Vincenti, attuale viceministro allo Sviluppo economico, il nuovo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che oggi prenderà il posto del neo ministro alla Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio. La scelta di Matteo Renzi, che sarà ufficializzata nel Consiglio dei ministri di stamattina dedicato al Def, è alla fine ricaduta come da previsioni della vigilia su un fidato conoscitore della macchina (De Vincenti è stato sottosegretario, sempre allo Sviluppo, sia nel governo Monti sia nel governo Letta) estraneo al cosiddetto “giglio magico” renziano: De Vincenti proviene infatti dall’area bersaniana.

Romano, 66 anni, è professore di economia politica alla Sapienza di Roma e collabora con il sito di economia Lavoce.info. Tra il 1998 e il 2001 è stato consulente economico per i governi di centrosinistra guidati da Massimo D’Alema e Giuliano Amato. E nel suo curriculum spicca la presenza nel comitato esecutivo della fondazione Nens, che fa capo all’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani e all’ex ministro Vincenzo Visco. Un modo per “addolcire” la minoranza interna in vista della votazione alla Camera sull’Italicum? Certamente c’è anche questo elemento, ma il nuovo Renzi è intenzionato ad aprire “il giglio magico” a tutto il partito con una strategia il più possibile inclusiva a prescindere dall’Italicum. Oggi sarà confermata anche la scelta di Paolo Aquilanti, una grand commis dello Stato che ha lavorato a lungo come funzionario del Senato, come segretario generale di Palazzo Chigi. Aquilanti è stato voluto da Maria Elena Boschi come suo braccio destro al ministero per le Riforme, dove si è occupato del dossier della legge elettorale aiutando la giovane ministra a evitare le insidie delle aule parlamentari.

Resta ancora un stan by, invece, il nodo del ministero da assegnare al Nuovo centrodestra dopo il “sacrificio” di Maurizio Lupi dimessosi dalla Infrastrutture. È noto che il partito di Angelino Alfano ha chiesto una compensazione adeguata con l’assegnazione di un ministero di peso. Per questo si era parlato nelle scorse settimane della trasformazione del vacante ministero degli Affari regionali in un ministero del Sud rafforzato con la delega ai fondo Ue finora nelle mani di Delrio. Ma i fondi Ue rimarranno a Palazzo Chigi: su questo Renzi non ha voluto sentire ragioni. La compensazione potrebbe dunque comportare l’assegnazione di due caselle: il ministero appunto degli Affari regionali che però resterebbe senza portafoglio e in più il ruolo di viceministro lasciato libero da De Vincenti allo Sviluppo economico. Qui potrebbe essere promossa l’attuale sottosegretaria alfaniana Simona Vicari, mentre agli Affari regionali potrebbe andare un’altra donna (si fa il nome di Dorina Bianchi, ma restano in pista anche Federica Chiavaroli, Rosanna Scopelliti, Erminia Mazzoni e Valentina Castaldini.

La novità, in ogni caso, è che con l’offerta della casella lasciata libera da De Vincenti ci potrebbe essere un’accelerazione e il quadro potrebbe completarsi prima delle elezioni amministrative del 31 maggio. Un modo per presentarsi davanti agli elettori senza questioni sospese all’interno della maggioranza dando una maggiore immagine di compattezza.

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