(none)

Renzi: grande progresso, ora i fatti

  • Abbonati
  • Accedi
(none)

Renzi: grande progresso, ora i fatti

  • –Gerardo Pelosi

bruxelles

Per la prima volta si è andati oltre al cordoglio e alle corone di fiori gettate in mare. C'è, questa volta, una visione chiara di come rendere l'immigrazione tema di esclusiva competenza comunitaria. Certo, ammette Matteo Renzi alla fine del Consiglio europeo straordinario chiesto dall'Italia, «il rischio insabbiamento c'è, ahimé, in tutti i documenti Ue, ma oggi per la prima volta c'è una strategia».

L'invio da parte di Regno Unito, Francia e Germania di navi e aerei e la triplicazione dei fondi destinati alla missione Triton e Poseidon sono le prime misure. Concordato anche un mandato all'Alto rappresentante per la Politica estera e di difesa europea Federica Mogherini per un piano di sicurezza in Libia, premessa per una missione di polizia internazionale. Lunedì prossimo, ha confermato Renzi, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon sarà a Roma per parlare di Libia. Se si arriverà a una risoluzione «l'Italia ne sarà protagonista». Ma se invece l'Onu non dovesse autorizzare la missione «studieremo le possibili alternative per una situazione dove non si può stare a guardare».

Nessun accordo, però, sul numero (5mila) di migranti da inserire in progetti pilota da distribuire nei vari Paesi europei. Il cancelliere tedesco Angela Merkel è stata chiara: «Non è stata stabilita nessuna cifra sul numero dei rifugiati che l'Ue è pronta ad accogliere». Secondo la Merkel tra i 28 non ci sarebbe stato accordo neppure sui nuovi margini operativi della missione Triton. «C'è – ha spiegato la Merkel – una comprensione molto differente tra gli Stati membri su quello che Triton ci permette di fare».

Prima del Consiglio il premier Renzi aveva avuto un vertice con gli altri tre Paesi Ue presenti nel G7, ossia Regno Unito, Germania e Francia. Il premier inglese David Cameron ha dato la sua disponibilità a sostenere una risoluzione sulla Libia e ha annunciato l'invio nel canale di Sicilia della nave d'assalto anfibia portaelicotteri Bullwork ma le persone che saranno recuperate, ha precisato Cameron, «verranno portare in Italia e nei Paesi vicini, non nel Regno Unito». Aspetti sui quali Renzi ha volutamente glissato sottolineando il grande successo non solo dell'Italia ma dell'Europa che ha deciso di tenere un Consiglio straordinario sulla questione per affrontare il problema immigrazione con un approccio nuovo strategico e globale. Approccio che, secondo Renzi, restituisce all'Europa la sua missione originaria di solidarietà e la sua stessa anima. Renzi non è entrato nella questione tecnica della distruzione dei barconi o del blocco navale ma ha insistito sulla necessità di stabilizzare la Libia e nel frattempo agire sul fronte dei Paesi di provenienza con misure di cooperazione che verranno discusse presto in un vertice tra Unione europea e Unione africana a Malta.

La Difesa sta intanto predisponendo i suoi piani per la lotta agli scafisti. «Noi - ha osservato il ministro Roberta Pinotti - parliamo di azioni mirate, poi saranno i tecnici a dire come vanno fatte queste azioni, perché questo è il loro lavoro e perché quando si prepara un piano militare svelarlo prima, in genere, non è utile». Le mosse dell'Europa sono state apprezzate, infine, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che dalla Croazia ha apprezzato ricordando che «Non si può accettare l’idea che il Mediterraneo diventi un cimitero, dove vengono sepolte le speranze».

© RIPRODUZIONE RISERVATA