Italia

1/4 Le quattro bombe a orologeria / La Spagna di Podemos, euroscettica e…

  • Abbonati
  • Accedi

    1/4 Le quattro bombe a orologeria / La Spagna di Podemos, euroscettica e politicamente instabile

    Addio stabilità politica per il gioiello del Mediterraneo, quella Spagna che si calcola quest'anno crescerà del 3%, ossia a una velocità almeno quadrupla rispetto all'Italia. Le regioni e le principali città iberiche, che fino a domenica scorsa erano governate da solide maggioranze del Pp e del Psoe, ora sono nel caos. Dopo le amministrative, e il doppio terremoto Podemos e Ciudadanos, le maggioranze assolute sono svanite. Consigli regionali e municipali si ritrovano frammentati: a Barcellona e Madrid, le candidate sindaco di Podemos hanno aperto alle altre forze di sinistra “classiche” con l'obiettivo di siglare accordi di coalizione o di appoggio esterno a giunte minoritarie. Mentre a Valencia, terza città del paese, è Compromis, un movimento anti-corruzione arrivato sorprendentemente primo, a pilotare le trattative.
    Una sorpresa? Mica tanto: i dati macroeconomici saranno da incorniciare, ma l'occupazione resta al palo. Lo spettro della crescita senza lavoro agita una Spagna che i compiti a casa li ha fatti, nonostante la dura prova della crisi, ma si ritrova con un pugno di mosche.
    E ora tutti, nuovi e vecchi partiti, guardano alla resa dei conti delle politiche di novembre. Con il rischio di coalizioni impossibili e di un Paese politicamente instabile.

    © Riproduzione riservata