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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2015 alle ore 06:38.

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NAPOLI

Vincenzo De Luca non perde tempo: il presidente della Regione Campania, riammesso dal Tribunale di Napoli a esercitare le funzioni di governatore solo giovedì scorso 2 luglio, ieri mattina ha presentato gli assessori, i suoi consiglieri e il capo di gabinetto. In 36 giorni la squadra è stata fatta, battendo sul tempo – come segnala il neo presidente – i suoi predecessori Antonio Bassolino e Stefano Caldoro. Giovedì 9 luglio si insedierà il Consiglio Comunale che formalizzerà la nomina della Giunta.

Le novità introdotte non sono di poco conto. La squadra di De Luca è composta da soli 8 assessori, con una forte maggioranza di donne (6 contro due uomini) e quasi tutti tecnici. «Ho mantenuto l’impegno di dare vita a una giunta che non dovrà rispondere a logiche di mercato della politica, ma rispettando il criterio dell’autonomia del presidente – sottolinea il governatore della Campania –. Una squadra aperta alla società civile e alle competenze professionali, fondamentali per far fronte ai compiti difficili che ci attendono».

Questi gli assessori: Serena Angioli, sarà assessore ai fondi europei, oggi è dirigente dell’area programmi dell’Agenzia nazionale per i giovani; Lidia D’Alessio, assessore al Bilancio, è professore ordinario di economia aziendale presso l’università di Cagliari, professore associato di ragioneria pubblica presso La Sapienza di Roma e titolare dell’insegnamento di organizzazione aziendale presso la Luiss di Roma; Valeria Fascione, assessore all’internazionalizzazione, è direttore del marketing strategico della Fondazione Idis - Città della Scienza; Lucia Fortini, assessore alla scuola e alle politiche sociali, è titolare della cattedra di metodologia e tecniche del servizio sociale all’università Federico II di Napoli. E ancora, Chiara Marciani, assessore alla formazione, è esperta in programmazione, attuazione e controllo dei fondi europei; Sonia Palmeri, assessore alle risorse umane, è esperta in pianificazione, gestione e sviluppo dei processi relativi al personale; Amedeo Lepore, assessore alle attività produttive, è professore di storia economica presso il dipartimento di Economia della Seconda Università di Napoli e docente presso il dipartimento di impresa e management della Luiss; Fulvio Bonavitacola, vicepresidente e assessore all’urbanistica e all’ambiente, è deputato Pd e avvocato. Fedelissimo di De Luca e prescelto a sostituirlo in caso di nuova sospensione. Ma giudicato incompatibile perchè parlamentare. De Luca ha anche nominato quattro consiglieri: Francesco Caruso per i rapporti internazionali, Paolo De Ioanna per i rapporti con le amministrazioni centrali, Sebastiano Maffettone per l’organizzazione culturale e Mario Mustilli consigliere finanziario. Capo di Gabinetto è Sergio De Felice, Consigliere di Stato.

Il presidente, poi, ha tenuto per sé tutte le altre deleghe: agricoltura, trasporti, cultura, turismo e sanità .

«Saranno tutti sotto esame gli assessori – afferma il governatore, Vincenzo De Luca, per subito correggersi –. Siamo sotto esame, tutti nessuno escluso». Poi De Luca si rivolge a dirigenti e funzionari regionali: «Non abbiamo bisogno dell’ordinaria amministrazione o del tirare a campare – dice – ma di gente entusiasta per la sfida che vogliamo lanciare: essere la prima regione d’Italia». E subito si impegna su un fronte molto caldo: «Stabilizzeremo – dice – tutti i precari della sanità entro ottobre o novembre».

Mentre parte una nuova fase politica e amministrativa in Campania, non si ferma la querelle politico giudiziaria che ha accompagnato la candidatura e poi l’elezione di Vincenzo De Luca. È utile ricordare che l’ex sindaco è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio per la nomina errata di un project manager. Una condanna che comporta la sospensione dall’incarico secondo la legge Severino. Dopo l’elezione si scatena una guerra giudiziaria, con numerosi ricorsi e giudizi davanti alla Corte Costituzionale. Il 26 giugno il premier Renzi sospende dall’incarico il governatore della Campania. De Luca fa ricorso al giudice ordinario che il 2 luglio si esprime interrompendo la sospensione, fino al 20 ottobre, quando la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla legge Severino. Le opposizioni non abbandonano la battaglia. «La decisione del Tribunale è temporanea, ci sono altri capitoli da scrivere», puntualizza Valeria Ciarambino, neo consigliere regionale –. I nostri legali stanno lavorando ai passi successivi».

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