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Questo articolo è stato pubblicato il 27 agosto 2015 alle ore 06:36.

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Roma

Li hanno lasciati morire chiusi nella stiva di un barcone blu diretto verso l’Italia, soffocati dalle esalazioni del motore: 51 cadaveri sono stati individuati nella stiva del natante soccorso al largo della Libia dalla nave svedese Poseidon, di Frontex, che aveva appena imbarcato 130 migranti su un gommone e ha soccorso anche i 439 migranti sul barcone blu. Erano stipati uno sull’altro.

Ennesima tragedia del mare, dunque, sulla rotta dalla Libia all’Italia, definita la «più letale al mondo» dall’Organizzazione mondiale per le migrazioni. Chi si ribella a queste atrocità viene picchiato selvaggiamente dagli scafisti o buttato in mare. E si aggrava ogni giorno di più il bollettino di morte nel Mediterraneo, che sale a circa 2.500 vittime dall’inizio del 2015, su un totale di oltre 193mila arrivi di migranti.

Ieri sono stati soccorsi nel canale di Sicilia circa 3mila migranti. Oltre ai 569 salvati nei due interventi della nave svedese Poseidon, altri 113 migranti sono stati soccorsi su un gommone parzialmente sgonfio e presi a bordo dalla nave Fiorillo, della Guardia costiera. Un uomo in gravissime condizioni è deceduto poco dopo sull’unità militare italiana Aviere. Tre cadaveri di donne sono, invece, stati recuperati su un gommone carico di migranti, soccorsi a largo della Libia da una motoedetta della Guardia Costiera italiana. In 120 sono stati tratti in salvo: sono a bordo dell’unità della Guardia Costiera, che sta ora facendo rotta verso l’Italia.

Nel porto di Catania la nave militare croata Andrija Mohorovicic ha sbarcato 218 migranti, compresi molti bambini (almeno una quarantina non accompagnati) e donne, provenienti da Siria, Somalia ed Eritrea. Secondo quanto reso noto da Save the Children i minori non accompagnati avrebbero viaggiato nella stiva dell’imbarcazione salpata dalla Libia e sarebbero stati costretti a pagare per salire in coperta e potere respirare. A bordo anche il cadavere di un ragazzo somalo, di 20 anni, che soffriva di diabete, morto durante la traversata. Un mercantile è stato dirottato verso un gommone, dove altri 225 migranti sono stati tratti in salvo. Il mercantile sta ora facendo rotta verso le coste greche.

La nave Phoenix ha soccorso altri 410 migranti: in direzione dell’unità sta ora navigando la nave Grecale della Marina Militare, con a bordo un team medico, il cui intervento è stato richiesto per assistere un migrante intossicato da monossido di carbonio. La nave Bourbon Argos di Medici senza Frontiere ha recuperato 550 migranti in navigazione su un gommone fatiscente. Un altro intervento di soccorso ha interessato una nave della Guardia costiera islandese, inviata in direzione di un gommone a bordo del quale vi sarebbero oltre 500 migranti. A Catania sono state tumulate 45 salme recuperate da sommozzatori della Marina militare italiana dai fondali delle coste libiche dove giace il relitto del peschereccio inabissatosi il 18 aprile scorso, trascinando con sé 740 persone.

Ennesima provocazione è andata in scena a Bolzano, dove il consigliere provinciale di Bolzano, Andreas Pöder, ha proposto una “tassa per buonisti”, una sorta di cinque per mille per chi è a favore dell’accoglienza dei profughi in Alto Adige. «Diamo la possibilità a tutti i buonisti di pagare una tassa per dimostrare la loro volontà di accogliere nuovi profughi aggiungendo una quota volontaria all’addizionale Irpef», è la proposta.

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