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Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2015 alle ore 06:37.

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Una struttura ad hoc al Viminale, con esperti della prefettura e del ministero dell’Interno, lavorerà a sostegno del Comune di Roma per rafforzare la sicurezza nella capitale e nella provincia. È questa la decisione assunta ieri durante il lungo incontro tra il prefetto Franco Gabrielli e il ministro Angelino Alfano che si è tenuto nella sede del dicastero.

Un vertice doppiamente strategico. È arrivato dopo la scelta del Consiglio dei ministri del 27 agosto scorso di affidare a Gabrielli il coordinamento del Giubileo e l’affiancamento al sindaco Ignazio Marino nell’operazione di “pulizia” della macchina amministrativa capitolina travolta dall’inchiesta su Mafia Capitale. E si è svolto alla vigilia del primo faccia a faccia tra il prefetto e Marino, in programma oggi alle 12 in Campidoglio (si veda l’articolo sopra).

L’incontro, voluto da Alfano, è servito dunque a definire l’assetto organizzativo che sosterrà le misure che la prefettura si accinge a mettere in campo. In primis per affrontare «il Giubileo ai tempi dell’Isis», come lo stesso Gabrielli lo ha chiamato nei giorni scorsi, una sfida enorme per l’intera catena della sicurezza.

Ma al vertice non si è parlato soltanto dell’Anno Santo, perché non preoccupa soltanto la minaccia di possibili atti terroristici (della quale, ripetono però dal ministero, non ci sono segnali concreti): i funzionari della squadra del Viminale potranno sostenere l’amministrazione romana nella gestione delle manifestazioni, a partire da quelle calcistiche, dell’ordine pubblico in generale, dell’immigrazione e dei controlli sulle possibili infiltrazioni criminali, anche negli appalti.

I riflettori non sono peraltro accesi unicamente sulla capitale. C’è Ostia, commissariata e dunque “sorvegliata speciale”. Ci sono gli altri comuni della provincia dei quali lo stesso Gabrielli aveva parlato nella sua audizione in commissione Antimafia invitando a tenere alta la guardia: quelli sui quali si è allungata l’ombra delle mafie romane e tradizionali.

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