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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2015 alle ore 08:11.

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I premier europei devono essere leader, e non follower, sull’esempio della cancelliera tedesca Angela Merkel. Lo ha detto l’ex commissario Ue e primo ministro Mario Monti. «È esasperatamente lento il processo ma subentra il momento in cui la cancelliera si fa un’idea di quel che è bene per l’Europa. E sposta il consenso popolare sulla propria idea. Altri paesi partono da quello che la gente vuole e la proiettano nei loro programmi. Sono followers e non leaders», ha detto Monti in un confronto al forum Ambrosetti con Yanis Varoufakis e con l’ex componente dell’esecutivo della Bce Otmar Issing. «In Europa ci vuole più politica ma non deve essere quella di 28 capi di governo che hanno in mente la scadenza elettorale immediata. Pensino piuttosto all’interesse lungo periodo dell’Europa e del loro paese», ha concluso Monti.

Più tardi, parlando ai microfoni di Rainews24, Monti ha detto di considerare sbagliata la decisione di Renzi di tagliare le tasse partendo dalla casa. «Sarebbe più utile ridurre il cuneo fiscale, tutti i confronti ci dicono che oggi abbiamo un peso fiscale eccessivo sul lavoro e basso sul patrimonio».

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