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Dossier Nel giorno del vertice sul clima la Cina piomba in una cappa di smog

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Dossier | N. (none) articoliIl mondo contro il climate change

Nel giorno del vertice sul clima la Cina piomba in una cappa di smog

(Reuters)
(Reuters)

PECHINO - Ci sono cose che non si possono nascondere sotto il tappeto come si fa con la polvere in salotto. Sono cose, guarda caso, che servono per vivere. Parliamo dell'aria di Pechino che mentre scriviamo, proprio nel giorno clou dell'incontro mondiale di Parigi sul clima, totalizza record negativi, alle 13 ora della capitale cinese l'inquinamento più insidioso era su 563 PM 2.5, ora viaggia su ritmi tali da sfondare il tetto dei 600. Hazardous, dice il termometro che misura la qualità dell'aria, un'app a portata di tutti che monitora in tempo reale la qualità dell'aria.

Questa è una giornata speciale, a lungo attesa. Il presidente Usa Barack Obama e la controparte cinese Xi Jinping sono impegnati a lavorare fianco a fianco per portare avanti un accordo sui cambiamenti climatici. Si erano visti qui a novembre del 2014, poi negli Usa in ottobre. Al centro dei loro incontro sempre il clima.
In vista dell'incontro bilaterale con Xi, Obama ha detto che la leadership dei due Paesi “è stata fondamentale nello spingere i Paesi partecipanti a ridurre le emissioni.” C'è da credergli, ma la situazione reale specie qui in Cina racconta tutta un'altra storia e ci segnala che i 150 leader mondiali arrivati a Parigi armati di promesse e accompagnati da grandi aspettative devono fare presto.

La situazione che si vive in Cina racconta un'altra storia e ci spiega che bisogna accelerare, che non c'è tempo. Che non si può sperare nel vento che porta via lo smog da qualche altra parte. La capitale cinese Pechino da giorni mantiene il livello arancione, nonostante la guerra all'inquinamento. La Cina ha promesso di tagliare il consumo di carbone e di chiudere le aziende inquinanti ma sarà difficile riuscire a svoltare da qui al 2030.

Il riscaldamento a carbone ha creato un effetto boomerang, per i 22,5 milioni di abitanti della capitale respirare diventa difficile.
Il Beijing Environmental Protection Bureau ha insistito nell'opera di chiusura delle fabbriche più a rischio in un'area grande quanto la Spagna. Dall'arancione, al giallo, al viola. I colori dell'iride non danno ancora l'idea di quanto lunga è la strada per una vita normale qui in Cina.

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