Sarà la Consob l’arbitro chiamato a decidere caso per caso sui danni subiti dai 10.350 piccoli risparmiatori (i soli obbligazionisti subordinati) coinvolti dal decreto salva-banche confluito nella stabilità 2016. Lo prevede l’emendamento del Governo che il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan illustrerà ora al presidente del Consiglio Matteo Renzi. La proposta sarà depositata oggi in Commissione Bilancio di Montecitorio prima dell’audizione del ministro fissata per le ore 20 di oggi.
L’emendamento istituisce un fondo di solidarietà con una dote iniziale di 80 milioni, 40 garantiti dallo Stato e altrettanti dal mondo bancario. Non è escluso che dal faccia a faccia con Renzi le risorse possano essere riviste al rialzo. Il fondo nascerà all’interno del Fondo di garanzia e l’accesso sarà disciplinato da un successivo decreto del ministreo dell’Economia. Tra i requisiti prevarrà lo stato di indigenza del risparmiatore penalizzato dal salvatagggio delle banche (Banca Etruria, Carchieti, Bancamarche e CarFerrara) e potrebbe pesare l’Indice della situazione economica equivalente , il più noto Isee.
A decidere sul diritto a possibili indennizzi sarà la Consob e in particolare il nuovo Organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie. Chiamato a svolgere il ruolo di arbitro sulla falsariga di quanto accaduto nell’operazione di salvataggio delle banche spagnole. Con un altro emendamento alla legge di stabilità sull’albo unico dei promotori finanziari, vengono stanziate le risorse per far decollare il nuovo Organismo della Consob che in prima battuta dovrà concentrare la sua attività proprio sui 10.350 piccoli risparmiatori.
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