Nelle carte dell'inchiesta c'è anche il nome del padre dell'attuale primo ministro britannico, David Cameron, morto nel 2010. Downing Street non ha commentato il presunto coinvolgimento della famiglia Cameron nello scandalo sui fondi offshore rivelato dai Panama Papers, e ha liquidato la faccenda come «una questione privata». Come riporta il quotidiano britannico The Guardian la portavoce dell'ufficio del premier ha ribadito che la notizia che Ian Cameron, defunto padre del premier, gestiva un fondo offshore, risale al 2012 e «non c'è altro da aggiungere a quanto già detto allora». All'epoca Downing Street si limitò ad opporre un altro no comment su «una questione privata della famiglia Cameron». «Le riforme fiscali promosse del governo vogliono garantire che alcune fra le persone più ricche del Paese paghino in modo equo la loro parte delle tasse sul reddito».