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Dossier CleanBnB gestisce appartamenti-hotel

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    Dossier | N. 221 articoliPiù start-up con il Sole

    CleanBnB gestisce appartamenti-hotel

    • –di P.De

    Una gestione chiavi in mano di appartamenti da affittare per periodi brevi, dal contratto alla organizzazione di arrivi e partenze, passando per le pulizie e l’informativa sulla location e su cosa fare in città.

    CleanBnB è una start up nata proprio per l’amministrazione di appartamenti nella nicchia, sempre più gettonata, dell’affitto breve. E punta a sostituirsi nella gestione quotidiana al proprietario, che spesso per evitare questo lavoro impegnativo arriva a rinunciare al reddito da locazione.

    «Noi prendiamo in carico un appartamento senza costi e guadagniamo solo se troviamo gli inquilini, trattenendo il 20-25% dal canone - dice Francesco Zorgno, uno dei tre soci fondatori insieme a Felice Covelli e all’ideatrice Tatiana Skachko -. Il mercato è in continua espansione. Il potenziale è decisamente ampio. A Milano, per esempio, il numero di notti al mese per l’affitto breve sale rapidamente da 12 a 18, con prezzi che si aggirano sui cento euro a notte ad appartamento (in genere di due posti letto)».

    La scelta di affidarsi a un gestore strutturato fa superare ai proprietari la barriera all’ingresso, fatta anche dal tempo necessario per creare il proprio account nei siti per affitti brevi e realizzare le foto della casa (di cui CleanBnB si fa carico). In più si può contare su un servizio di livello elevato.

    «Noi offriamo servizi non solo di consegna chiavi e pulizia, come alcuni nostri concorrenti, ma ci occupiamo anche di distribuire un kit di accoglienza, illustrare l’appartamento , dare assistenza durante tutto il soggiorno» continua Zorgno.

    CleanBnB è partita da Milano a gennaio, dove ci sono oggi dieci appartamenti in gestione, ad aprile abbiamo aperto a Firenze, da maggio saremo presenti in Veneto. «A giugno vogliamo aprire a Roma - continua l’intervistato -, per poi espanderci nelle località turistiche».

    La società è stata aiutata dall’incubatore Seed, otto dei soci Seed sono poi entrati nel capitale. Ora è partita una campagna di crowdfunding, con un taglio minimo di investimento di 250 euro, che ha già raccolto il 30% dei 50mila euro obiettivo, capitale che servirà per finanziare l’apertura in altre piazze italiane.

    Per la società lavorano tre persone a tempo pieno e si stanno selezionando altre 3-4 persone.

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