Una piattaforma data-driven per la gestione del rischio e un’offerta assicurativa rivolta alle piccole imprese: questi i pilastri di Embroker, startup dell’insurance tech fondata nel 2015 a San Francisco e nata con un finanziamento iniziale da 2,2 milioni di dollari a firma di venture capital americani. Un intermediario in campo assicurativo, che ha già stipulato partnership con 10 importanti operatori in 50 Stati americani e che al suo secondo round di finanziamento è stata capace di raccogliere altri 12 milioni. Embroker è però solo una delle tante nuove imprese tecnologiche a stelle e strisce che cercano spazio in un mercato che vale 300 miliardi di dollari. PolicyGenius, per esempio, guarda al mondo consumer e ha raccolto mesi fa 21 milioni di dollari mentre Insurify (spin off del Mit) ha scommesso su un agente virtuale dotato di intelligenza artificiale, per trovare la migliore assicurazione auto usando una semplice foto della targa, puntando su una clientela molto particolare, quella dei millennials.
Nel campo dell’insurance tech, le startup americane fanno dunque scuola e fra le oltre 700 aziende censite dal sito AngelList troviamo nomi come Clover Health (specializzata in polizze per anziani), Zenefits (che ha raccolto a maggio oltre 500 milioni di dollari) o SimplyInsured (accelerata da un importante incubatore quale YCombinator), realtà che hanno vinto la scommessa dell’innovazione in campo assicurativo focalizzandosi su parole chiave quali tecnologia e semplificazione.
Molte delle nuove imprese che si sono meritate a diversi livelli il titolo di “unicorni” - Navera, Everquote, CoverHound, SimplyInsured, Benefitter, PolicyBazar e varie altre - si rivolgono al mercato assicurativo con soluzioni e piattaforme software, confermando la centralità della tecnologica nel processo di trasformazione che sta interessando il settore.
Se Zenefits si è fatta largo nella Bay Area (è basata, come Embroker, a San Francisco) anche sulla West Coast degli Stati Uniti qualcosa si muove. Eccome. Oscar Health nasce infatti a New York e pur focalizzando la propria attività su scala locale ha conquistato in soli 24 mesi dalla sua nascita circa 40mila clienti e sviluppato un giro d'affari di 200 milioni di dollari l'anno. Nelle sue casse sono finiti, a varie riprese, circa 700 milioni di dollari di finanziamenti.
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