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Berlusconi: «Mi affido a Dio, Fi operativa»

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Berlusconi: «Mi affido a Dio, Fi operativa»

  • –Barbara Fiammeri

roma

Dal letto d’ospedale dove è ricoverato ormai da 4 giorni, in attesa dell’intervento al cuore, Silvio Berlusconi detta una nota per rassicurare e ringraziare i tanti che gli hanno fatto giungere la loro solidarietà ma anche per mettere un punto alla ridda di voci e agli appetiti sulla leadership di Fi. L’ex premier dichiara di essere sereno: «Mi affido a Dio e alla straordinaria professionalità dei medici e del personale del Sal Raffaele».

Ma subito dopo ci tiene a far sapere che anche in questo momento segue «da vicino le vicende politiche», a partire dai ballottaggi. Tradotto: Berlusconi non ha alcuna intenzione di lasciare il campo. Chi immagina direzioni o segreterie è bene che si metta l’anima in pace perchè - sottolinea il Cavaliere - «Fi è pienamente operativa nei suoi organismi nazionali e periferici ed è perfettamente in grado di operare in questi giorni di mia forzata assenza». Parole che servono anzitutto a rassicurare quanti nel partito ma anche tra i simpatizzanti erano rimasti spiazzati dalla notizia dell’imminente intervento al cuore. E in seconda battuta a raffreddare gli appetiti degli aspiranti eredi, nel tentativo di evitare che Fi imploda in una guerra tra correnti. Un messaggio che aveva già trasmesso la portavoce del Cavaliere Deborah Bergamini soltanto un’ora prima: «Non è in corso alcuna creazione di organismi di governo ad hoc». La decisione di Berlusconi di trasmettere una nota a suo nome è un segnale ben più incisivo.

Dentro Fi si attende l’esito dei ballottaggi. Anche perchè i risultati non saranno ininfluenti sulla geografia interna al partito azzurro e all’intero centrodestra. Le quotazioni di Stefano Parisi, in corsa per la poltrona di sindaco di Milano, come possibile candidato alla premiership di un centrodestra che guarda più al centro che alla destra lepenista della Lega di Salvini, sono in forte ascesa. «Sono solo chiacchiere giornalistiche, sono qui per fare il sindaco di Milano», replica il diretto interessato. Ed è quello che ripetono anche i principali esponenti della coalizione a partire da Salvini: «Spero faccia il sindaco. Non prendiamo in giro la gente ognuno faccia il suo», risponde il leader della Lega a proprosito del possibile ruolo a livello nazionale di Parisi. Ma l’affermazione di Parisi è guardata con attenzione anche dagli ex di Fi, in primis da Area popolare (ma anche da Fitto e Quagliariello) che a Milano ha scelto di sostenere Parisi. Alfano ha annunciato che presto arriverà «un nuovo soggetto dei moderati» sottolineando che da queste elezioni emerge che «Salvini non rappresenta la maggioranza degli elettori del centrodestra».

Anche Mara Carfagna è tra i nomi che in queste ore sono saliti alla ribalta della cronaca politica. La parlamentare campana, che ha ottenuto domenica scorsa il primato di preferenze a Napoli, ovviamente smentisce. Così come appaiono disinteressati i leader del cosiddetto partito del Nord, ovvero il governatore della Liguria Giovanni Toti e l’ex ministro Maria Stella Gelmini, anche lei reduce dall’ottima performance elettorale, avendo surclassato nel numero di preferenze il leader della Lega Salvini.

La Lega sta alla finestra. I rapporti tra Salvini e Berlusconi in questo periodo sono ai minimi termini dopo lo scontro su Roma. Le condizioni di salute possono però aiutare a riallacciare le fila. Salvini si è detto pronto a far visita al Cavaliere qualora lo gradisse. E la Bergamini ha immediatamente replicato che il gradimento è scontato. Non è quindi da escludere un passaggio al San Raffaele del segretario del Carroccio nelle prossime ore.

Il Cavaliere sarà operato all’inizio della settimana (tra lunedì e martedì probabilmente). Nel frattempo i familiari, in primis la figlia Marina, hanno stretto un cordone per difendere la privacy dell’ex premier. Si parla di una forte irritazione di Marina per come il padre sia stato «usato» nel corso della campagna elettorale. Il mirino è concentrato soprattutto tra quanti e quante sono più vicini all’ex premier, a partire dalla fidanzata Francesca Pascale e dalla senatrice Maria Rosaria Rossi, il cosiddetto «Cerchio magico». Proprio la determinazione di Marina a tutelare la salute del padre è l’indizio più concreto di un possibile disimpegno del Cavaliere dalla politica attiva. Un’ipotesi che però secondo la fidanzata non è affatto scontata: «Conoscendolo non credo. Rallenterà, certo. Ma resta presidente» di Fi.

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