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Dossier Inguscio (Nuvolab): «Cerchiamo aziende pronte per il…

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    Dossier | N. 221 articoliPiù start-up con il Sole

    Inguscio (Nuvolab): «Cerchiamo aziende pronte per il balzo»

    Nuvolab, la società fondata nel 2011 dall’attuale Ceo Francesco Inguscio (vedi articolo sopra), non ha mai fatto mistero del suo modello di business: l’advisory resta la prima fonte di fatturato e la rampa di lancio su un mercato già denso di concorrenti. I programmi di accelerazione sono nati come conseguenza di network e feedback raccolti dopo i primi anni di attività.

    «Nuvolab – dice Inguscio - ha seguito uno sviluppo inverso rispetto a quello di molti altri player del settore. Quando sono partito, nel 2011, mi è sembrato più sostenibile e strategico avviare un’attività di advisory di innovazione. A fine 2013 è partita l'attività di venture acceleration, facendo leva su risorse e relazioni derivanti dalle attività di consulenza». Una strategia chiara, anche nei risultati: il 2015 si è chiuso con un fatturato di 320mila euro. «Anche se per un venture accelerator il dato dovrebbe essere secondario, se il suo obiettivo principale e sviluppare startup e generare ricavi con la vendita di startup» spiega Inguscio.

    Oggi la società gestisce un totale di cinque startup in accelerazione e ne prevede altrettante in arrivo, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro. L’obiettivo è far lievitare il portafoglio fino a 40 società entro il 2021, con un ritmo di cinque “acquisti” l’anno.

    Come si entra nel circuito di Nuvolab? L’innovazione è un criterio decisivo nella scelta delle imprese, ma la logica è diversa da quella degli incubatori tradizionali: non si investe sui progetti ma sulle aziende già avviate, in cerca del salto di qualità o di una prova diretta sul mercato. «Non ci siamo dedicati a progetti ancora embrionali - racconta il Ceo di Nuvolab - come fanno gli incubatori, che operano “da zero ad uno”, dall’idea ad una startup. Ci siamo focalizzati su aziende che potessero in tempi brevi fare leva sulle nostre risorse per crescere. Startup già pronte che potessero essere accelerate per diventare aziende di successo, passando “da uno a dieci” nel più breve tempo possibile» .

    I criteri di selezione variano a seconda dei casi, con alcune costanti di fondo. Le startup accolte da Nuvolab devono presentare un business model valido, con obiettivi chiari di fatturato, e operare nei settori caldi per il Made in Italy: automazione industriale, abbigliamento, alimentare, arredamento e design, oltre a macro-trend più generali come digitale, fintech e biomedicale.

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