È passato un anno ma la promessa è stata mantenuta. Dopo la prima presentazione il 24 giugno 2016, il giorno dei 105 anni dell’Alfa Romeo al 28 e 29 maggio scorso, il “porte aperte” di lancio del modello destinato a riportare in alto il brand del Biscione, la Giulia ha attraversato gli oceani per mettersi in mostra in tutte le principali rassegne dell’auto e ribadire nelle diverse lingue che l’Alfa Romeo “is back” e che la Giulia è il primo di una serie di modelli che puntano a riportare l’Alfa Romeo ai vertici dell’offerta sportiva nel mondo.
Tutto ha avuto inizio con una progettazione partita da un foglio bianco e da una piattaforma, Giorgio, nuova di zecca, ma destinata a fare da base agli altri modelli in arrivo, oltre che con caratteristiche da sportiva autentica come la trazione che non poteva che essere posteriore. La nuova Giulia mette nel mirino gli analoghi modelli dei brand premium, ma in particolare la Bmw Serie 3. La gamma della Giulia prevede cinque diversi allestimenti: Giulia, Super, Quadrifoglio, Business e Business Sport, gli ultimi due dedicati al mondo delle aziende. L’offerta per ora è sulla base di motori 2.200 cc turbodiesel da 150 cv e da 180 cv con cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce e sul 2.900 cc V6 Biturbo a benzina da 510 cv abbinato al cambio manuale a 6 marce e automatico a 8 marce. In attesa che sia a listino un’altra versione a benzina il due litri Turbo da 200 cavalli.
Inoltre, in occasione del lancio Giulia viene offerta nella versione speciale First Edition sviluppata sulla base della Super in due configurazioni, Sport e Luxury per soddisfare sia le esigenze di chi è in cerca di maggiore sportività o per quelli più attenti al confort. Nel primo caso sono disponibili cerchi in lega sportivi, fari Bi-Xenon e pinze freno colorate. Nell’altro, sedili in pelle e sistema infotainment Alfa Connect da 8,8’’ con RadioNav. Tra le dotazioni standard dell’entry-level Giulia spiccano i nuovi sistemi di sicurezza attiva quali il Forward collision warning (Fcw) con Autonomous Emergency Brake (Aeb) e riconoscimento pedone, il sistema frenante Ibs (Integrated brake system), il Lane departure warning (Ldw) e il cruise control. Completano la dotazione contenuti estetici e funzionali come i cerchi in lega da 16”, il climatizzatore bi-zona e il sistema Alfa Connect 6,5”. La versione Super aggiunge dettagli interni ed esterni esclusivi come sedili con rivestimenti in pelle e tessuto, sensori di parcheggio posteriori, cerchi in lega da 17” e sistema infotainment Alfa Connect 6,5” RadioNav Dab che include il navigatore. Il top di gamma Quadrifoglio è ancora più sportiva: di serie sedili sportivi rivestiti in pelle ed Alcantara, volante sportivo con tasto d’accensione rosso, gli inserti in fibra di carbonio per interni e appendici aerodinamiche esterne, una dotazione di confort e di sicurezza che comprende anche la tecnologia Bsm (Blind spot monitoring) e la telecamera posteriore oltre a fari Bi-Xenon con tecnologia Afs.
Spiccano, inoltre, contenuti tecnici come il sistema Active aero splitter, l’impianto frenante dedicato, il selettore Dna Pro che in Race dialoga col Cdc (Chassis domain control) e, infine, il Torque vectoring.
Dopo la Giulia l’altra grande sfida che aspetta la “nuova” Alfa Romeo è il debutto nel settore dei suv in costante crescita. Non a caso la seconda nuova Alfa in arrivo sarà lo Stelvio che verrà prodotto come la Giulia nello stabilimento di Cassino a partire da fine anno per essere poi commercializzato nel corso del 2017. Il primo sport utility firmato Alfa Romeo sfrutterà la stessa piattaforma della Giulia, mentre ancora non è certo se lo Stelvio sarà equipaggiato col motore 6 cilindri di 2900 cc biturbo di origine Ferrari della Giulia Quadrifoglio, mentre è più probabile che il “mostro” da 510 cv sia destinato ad una versione dedicata dello “sport utility” medio, quella molto più sportiva prevista entro il 2020 che avrà uno stile più coupé e sarà progettato per sfidare Porsche Macan, Bmw X4 e Mercedes Glc Coupé.
Non si tratterà come gli altri illustri concorrenti di un modello del tutto a sè stante, ma di una variante più estrema del modello base che di fatto però si rivolgerà ad una clientela diversa, più sportiva e probabilmente più esigente sia in termini di performance che di dotazioni.
Per il momento l’Alfa Romeo Stelvio dovrebbe mettere nel mirino, invece, Audi Q5, Bmw X3, Jaguar F-Pace e Mercedes Glc. Entro la fine del decennio, poi, come previsto dal piano di Fca aggiornato con l’allungamento della tempistica dal 2018 al 2020 è previsto l’arrivo di un altro suv Alfa Romeo, il più compatto e, dunque, il più accessibile che sarà destinato a confrontarsi con Audi Q3, Bmw X1 e Range Rover Evoque.
Infine, in una news dell’ultima ora si ipotizza una possibile registrazione fatta dal gruppo Fca sia pure negli Usa del nome Kamal che riprende quello del concept presentato dall’Alfa nel 2003 e mai utilizzato. Potrebbe essere questa la denominazione di uno dei suv del Biscione in arrivo o forse di quello più performante da 510 cavalli.
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