Volkswagen due settimane fa ha lanciato un ambizioso piano di gruppo teso all’elettrificazione e alla guida autonoma per voltare pagina dopo il dieselgate. Si tratta di un programma strategico per realizzare 30 vetture ad alta tecnologia entro il 2025 , ma nel breve termine, per i mesi prossimi, la casa di Wolfsburg punta sulla Tiguan che fino ad oggi non era mai riuscita a essere una “best seller” nella sua categoria e che ora ha deciso voltare pagina con un progetto nuovo che mette insieme tutto il meglio che ci si aspetta da una Volkswagen per creare un suv compatto “ricco” di tante cose.
Ha innanzitutto un aspetto severo, rigoroso che piacerà tanto sia ai “fan” del nuovo corso stilistico Volkswagen che a coloro che cercano in un suv un look maschio, ma allo stesso tempo sobrio ed elegante. Quel che è certo è che con quest’impostazione stilistica la Tiguan nasconde bene le dimensioni che sono compatte fino ad un certo punto considerando la lunghezza di 4 metri e 49 centimetri. Ma questo significa che dentro c’è più spazio per chi siede davanti, dietro e per i bagagli con una capacità che raggiunge i 615 litri avanzando al massimo il divano posteriore che, appunto, può scorrere. La cura per lo sfruttamento degli spazi è evidente, come quella dei materiali e più in generale della qualità percepita.
Lo standard è quello di Golf e Passat, visto che la piattaforma è la stessa, anche a livello di strumentazione che eredita buona parte della componentistica dell’ammiraglia di casa, compreso il display digitale da 12,3 pollici che sostituisce il quadro strumenti classico (660 euro) o addirittura, l’impianto di climatizzazione trizona che è di serie per tutte le Tiguan. E poi c’è l’infotelematica più avanzata con navigatore, controlli vocali, Car-net compatibile con Apple CarPlay, Android Auto, MirroLink (2mila euro). Il motore di punta dell’offerta della nuova Tiguan il 2.000 Tdi da 190 cv, trazione integrale 4Motion, cambio a doppia frizione Dsg a 7 marce e sospensioni a controllo elettronico. E poi ci sono anche i programmi di guida per mettere le ruote fuori strada (Offroad, Snow, Offroad Individual) con l’elettronica che fa “tutto da sola” nello gestire freno motore, trasmissione, ripartizione di coppia e trazione, assecondando gli acquirenti in cerca di avventura.
Qualità e tecnologia hanno un costo tanto che il posizionamento della Tiguan si avvicina da quello di alcuni suv compatti premium. Il listino prevede tre allestimenti Style, Business ed Executive, con prezzi a partire da circa 29mila euro per la versione 1.6 Tdi 115 entry level con trazione anteriore e cambio manuale che arrivano ai 45.500 euro dell’esagerata 2.0 Tdi biturbo 4motion da 240 cv. Il 2.0 Tdi si può avere con 150 cv con e senza trazione integrale 4motion. Fra gli accessori irrinunciabili fari a Led (1.000 euro in più), il tetto panoramico (+ 1.390 euro) e retrocamera a 360° (960 euro).
Un altro modello forse destinato a diventare sempre più centrale, proprio perché in sintonia con il downsizing ormai dominante nell’offerta di Volkswagen, è la piccola up! che affronta la prova del restyling di metà carriera . La novità è il motore 3 cilindri turbo di 1.000 cc da 90 cavalli, mentre nelle dotazioni di serie è comprensivo il sistema di franata di emergenza in automatico, il City Emergency Brake, mentre esteticamente sono ora di serie anche i fari a Led. Numerosi i pacchetti di personalizzazioni previste fra cui quello high che propone un sofisticato sistema audio da 300 watt. In vendita da settembre la nuova gamma up”! è offerta a partire da 11.000 euro per la versione d’attacco la 1000 da 60 cavalli 3 porte.
Per il rinnovamento della up! è previsto l’arrivo una versione più “pepata” non a caso accreditata della “griffe” Gti. Fra gli obiettivi di Volkswagen c’è anche quello di rispondere ad una rivale diretta in chiave sportiva, la Abarth 595. La nuova up! Gti dovrebbe essere equipaggiata di un milleturbo a tre cilindri da circa 100 cv in grado di garantire alte prestazioni a prezzi accessibili. l’unità candidata potrebbe essere quella che già oggi è disponibile sulla Golf 1.0 Tsi BlueMotion da 115 cv che bene si abbinerebbe in termini di prestazioni ad una citycar con una massa di appena 1.000 kg . Sarà, inoltre, offerta con un assetto ribassato e con una tipologia di sospensioni che prevedono un assale anteriore MacPherson e un porte torcente posteriore. Disponibile nella doppia versione a tre o cinque porte la nuova up! Gti si farà notare soprattutto per i diversi paraurti nonchè con cerchi da 16 pollici. La più «cattive» delle up! offrirà gli allestimenti tradizionali di tutte le Vw Gti compresa una strumentazione dedicate, il pomello del cambio a forma di pallina da golf e dei rivestimenti in tessuto “tartan”. Il prezzo per ora “ufficioso” della futura Volkswagen Up Gti dovrebbe attestarsi intorno ai 20 mila euro, chiavi in mano.
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