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7/12 Dolomiti in bicicletta /Sulla linea del fronte

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    Gli itinerari più belli sulle Dolomiti in bicicletta

    Gli itinerari più belli sulle Dolomiti in bicicletta
    La Maratona dles Dolomites compie quest'anno trent'anni ed è, da tempo, la vera regina delle granfondo amatoriali tanto che anche il Giro d'Italia, durante l'ultima edizione, ha omaggiato le sue strade con una tappa davvero epica.
    La 14' tappa, da Farra d'Alpago a Corvara, si è infatti svolta in gran parte sul tracciato della Maratona dles Dolomites portando Nibali, Chaves, Kruijsvijk e tutti gli altri a sfidarsi sui tornanti dei passi Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Giau e Falzarego.
    In queste pagine, in collaborazione con www.cicloweb.net, scopriremo una manciata di percorsi dedicati a chi ama pedalare “alzando lo sguardo dal manubrio”, godendosi la soddisfazione di faticare al cospetto delle Dolomiti. Una serie di proposte che parte dai tracciati della Maratona dles Dolomites ed allarga successivamente lo sguardo, esplorando parte di quel vasto territorio dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco che comprende non solo le Dolomiti ladine ma anche le Dolomiti di Brenta, nel Trentino occidentale, le Dolomiti bellunesi e le Dolomiti friulane, più selvagge e meno conosciute.
    Molti di questi suggerimenti sono raccolti nel libro Undici anelli nelle Dolomiti, disponibile su Amazon, scritto in collaborazione con www.cicloweb.net, un sito dove, oltre ai percorsi proposti, si possono trovare svariate indicazioni per vivere attivamente la propria estate in montagna.

    7/12 Dolomiti in bicicletta /Sulla linea del fronte

    74 km
    800 metri di dislivello
    Partenza ed arrivo a Cortina d'Ampezzo (BL), oppure a Dobbiaco (BZ)
    Mtb

    Questo percorso unisce diversi motivi di fascino: i paesaggi delle Dolomiti, la suggestione di un tracciato ferroviario dismesso, gli echi della Grande Guerra.
    Si parte da Cortina d'Ampezzo (1220 mslm) e, pedalando sulle morbide pendenze della ferrovia delle Dolomiti, dismessa negli anni Sessanta dopo pochi anni di esercizio, si raggiunge Dobbiaco (1200 mslm, km 30).
    In questa prima fase si superano, comodamente, trecento metri di dislivello (passo Cimabanche, infatti, è posto a 1520 metri di quota) pedalando sullo sterrato che – nel mese di giugno – accoglie migliaia di podisti impegnati nella Cortina – Dobbiaco.
    Da Dobbiaco inizia un lungo tratto su asfalto che farà storcere il naso ai puristi della mtb. Si pedala infatti per alcuni chilometri lungo la pista ciclabile della val Pusteria fino al bivio per Braies (km 36) e poi lungo un'impegnativa salita fino a Prato Piazza (km 48, 1993 mslm).
    Qui i panorami conquistati dovrebbero convincere anche i mtbikers più incalliti che ne è valsa la pena: la Croda Rossa si staglia maestosa su un paesaggio alpino davvero incantevole. E si torna a pedalare su sterrato. In due chilometri si raggiunge il rifugio Vallandro (km 50, 2040 mslm). Così ospitale e tranquillo, è circondato da resti della Grande Guerra durante la quale costituiva un importante punto di osservazione per gli Austriaci: da qui, infatti, si controllavano i movimenti degli italiani, appostati sul monte Piana, a due passi da Misurina e dalle Tre Cime di Lavaredo. Ammirato il panorama verso le Tre Cime, inizia una vertiginosa discesa su strada forestale fino a località Carbonin (58 km, 1438 mslm). Non resta che fare rientro a Cortina lungo il percorso di andata.
    Chi parte da Dobbiaco affronta un percorso meno impegnativo, evitando 24 km (la distanza tra Cortina d'Ampezzo e località Carbonin) e trecento metri di dislivello.

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