Il testo sulla scheda elettorale è già oggetto dello scontro tra il sostenitori del Sì e del No. Probabilmente già mettendo in conto di chiedere l'ultimo voto ai cittadini, il governo ha chiamato il ddl Boschi “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della II parte della Costituzione”. Titolo che poi la Cassazione ha accettato come quesito già nei mesi scorsi. Solo recentemente però i partiti, sostenitori del no, sono andati all'attacco