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Dossier Non solo Alibaba: il sito Meituan-Dianping vale il 400% in più

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    Dossier | N. 221 articoliPiù start-up con il Sole

    Non solo Alibaba: il sito Meituan-Dianping vale il 400% in più

    Un colosso capace di raccogliere 4,3 miliardi di dollari in finanziamenti, facendo lievitare la valutazione a 18 miliardi di dollari (+426% rispetto ai round precedenti). Sono i numeri di Meituan-Dianping, il gigante cinese dei servizi on demand nato solo a ottobre 2015 dalla fusione tra due brand già radicati sul mercato. A gennaio la società ha chiuso quello che è passato alla storia come uno dei round più ricchi di sempre per le startup digitali della Cina: l’equivalente di 3,3 miliardi di dollari Usa raccolti da otto investitori, inclusi pesi massimi come la holding dei servizi Internet Tencent. Il raggio d’azione? I due brand hanno unito le forze per creare un nuovo blocco nel segmento del cosiddetto O2O, il mercato “online-to-offline” che veicola acquisti e servizi fisici da canali del Web: dai biglietti per eventi pubblici alla ricerca di sconti, secondo il “modello Groupon” che ha ispirato – dati del sito Tech in Asia alla mano - oltre 5mila imprese locali. Meituan è già tra i player più influenti nel mercato dei gruppi d’acquisto, con un servizio che conta 20 milioni di utenti e 1000 città. Dianping si occupa di recensioni, prenotazioni e coupon digitali per lo shopping, con un bilancio mensile di 75 milioni di utenti attivi e 2.300 località coperte dal suo servizio. I marchi continuano a operare in autonomia, ma il volume aggregato delle operazioni ha toccato già a giugno 2016 quota 600 milioni di utenti con 4,3 milioni di esercizi serviti e picchi di 11 milioni di ordini al giorno. E una spinta in più è stata assestata dal finanziamento, registrato lo scorso luglio, da parte della maxi conglomerata China Resources. L’importo non è stato rivelato, ma il peso strategico è enorme: la holding potrebbe mettere a disposizione di Meituan-Dianping il suo portafoglio di brand nel retail, facendone un colosso della vendita di largo consumo. Il primo obiettivo potrebbe essere quello di mantenere il predominio sul mercato del business online-to-offline dal valore complessivo di 48 miliardi di dollari solo nel primo semestre dell’anno scorso. Senza escludere la sfida, più ambiziosa, di inserirsi nel business dei motori di ricerca. Lo scoglio più grande? Baidu, il Google cinese che ha chiuso il 2015 con ricavi per l’equivalente di circa 10 miliardi di dollari e offre servizi che vanno dalle mappe agli assistenti vocali online.

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