Dopo il varo - in zona Cesarini - del Dlgs 141/2016 il quadro normativo è completo. Ma un problema rischia di minare l’obiettivo.
L’articolo 5 del decreto impone al proprietario di installare, dove sia possibile, un sotto-contatore e, dove non è possibile, ripartitori di calore e termovalvole sui singoli corpi scaldanti (si veda l’articolo qui sopra), salvo che l’installazione di tali sistemi risulti essere non efficiente in termini di costi.
L’articolo 11 stabilisce che, se il proprietario dell’unità immobiliare non installa il sotto-contatore o i sistemi di temoregolazione e contabilizzazione individuale, la sanzione che deve pagare va da 500 a 2.500 euro. Subito dopo, però, la nuova norma afferma che queste sanzioni non si applicano quando una relazione tecnica di un progettista o di un tecnico abilitato dimostra che l’installazione del contatore individuale (non lo chiama più sotto-contatore, ma non importa) non è tecnicamente possibile o non è efficiente in termini di costi o non è proporzionata rispetto ai risparmi energetici potenziali; e quando, da una relazione tecnica, risulta che i sistemi di termoregolazione e contabilizzazione individuali non sono efficienti in termini di costi. La confusione è evidente.
La decisione di installare il sotto-contatore o i ripartitori e le termovalvole dovrebbe spettare all’assemblea di condominio; toccherebbe poi ai singoli condòmini pagare e consentire l’installazione di uno dei due sistemi di contabilizzazione individuale scelti, pena sanzioni che li colpirebbero. Ma presa alla lettera la norma potrebbe consentire anche a un solo condomino un’azione di opposizione rispetto alla delibera.
Supponiamo che l’assemblea di condominio abbia deciso di installare i sotto-contatori o i ripartitori e le termovavole. In questo condominio, però, c’è qualche condòmino - per esempio proprietario di un attico con esposizione solare sfavorevole - che, sulla base di una relazione tecnica, riesce a dimostrare che a lui questa operazione non conviene in termini di costi o di sproporzione rispetto ai risparmi energetici attesi. Questo condòmino non installerà nessun sistema di contabilizzazione individuale e continuerà a consumare calore come prima.
E il resto dei condòmini non potrà effettuare la contabilizzazione individuale: la decisione dell’assemblea, di fatto, sarà vanificata. A meno di un intervento normativo che chiarisca in fretta cosa fare.
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