Il co-founder e Ceo di FinanceFox, di recente, ha confermato al sito americano TechCrunch come le startup dell’insurtech non sono elementi di disruption dell’industria assicurativa. «Non siamo un gruppo di startappari arroganti che pensano di poter rivoluzionare le assicurazioni», le sue parole. L’impresa che guida, più semplicemente, è una delle tante realtà nate in Europa che stanno tentando di portare il mondo dell’insurance nell’era digitale.
La startup è salita alla ribalta per aver chiuso a fine settembre un round di finanziamento Series A di 28 milioni di dollari, gestito da Target Global, and Horizons Ventures. Sommata ai 5,5 milioni raccolti lo scorso gennaio, la nuova iniezione di liquidità porta il totale dei finanziamenti venture capital (Salesforce Ventures, Idinvest, Speedinvest, Seedcamp e Parco della Vittoria Capital fra questi) della società a quota 33,5 milioni. Cifra tutt’altro che trascurabile per il mondo insurtech continentale. Le sedi operative sono a Zurigo, Vienna, Berlino e Barcellona per un totale di oltre 80 dipendenti; il prossimo obiettivo è l’espansione nel mercato austriaco.
A differenza di attori come Clark e Knip, FinanceFox si distingue a detta del suo fondatore per la sua doppia anima. Opera cioè tanto come piattaforma di brokeraggio dedicata ai mediatori assicurativi esistenti quanto come app mobile che bypassa i canali di vendita tradizionali. Ad agenti e intermediari, in poche parole, la startup offre gli strumenti per gestire in modo centralizzato le diverse polizze della base clienti attraverso smartphone e device personali, sfruttando la relazione diretta e la migliore comunicazione con il cliente, individuandone con più precisione i bisogni assicurativi, per vendere servizi di copertura aggiuntivi.
Gli intermediari che non innoveranno con il digitale, questa la convinzione di Teicke, saranno fuori dai giochi, perché il mondo del brokeraggio così come lo abbiamo conosciuto finora è del tutto superato. Per conquistare la fiducia dei broker, FinanceFox ha strategicamente stretto legami di collaborazione con esperti di lunga data del settore.
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