Il marchio austriaco, in continua crescita e forte di proclami coraggiosi come quello di ambire alle 300mila moto vendute nel 2020, non smette di stupire e anche a EICMA conferma la sua voglia di fare. Rinnova completamente la famiglia Duke, quella delle moto nude, a partire dalle piccole 125-390 che servono per fare numeri nei mercati asiatici, per arrivare allo stato dell'arte, la maxi Super Duke R 1290 da 177 CV ora ancora più raffinata (e non solo elettronicamente).
Ma regina dello stand è la debuttante 790, che introduce il nuovo motore bicilindrico fronte-marcia (novità per KTM) LC8c e anticipa quegli che saranno gli stilemi futuri. Rimane il telaio in acciaio a traliccio, un marchio di fabbrica per loro, un'estetica aggressiva perché KTM è “ready to race”, freni e sospensioni e scelte ciclistiche votate alla performance più che alla conduzione turistica. Tutta la nuova anche la linea Adventure, che era stata presentata un mese fa a Intermot di Colonia, e anche lì è stato fatto un notevole passo in avanti. Scompaiono le 1050 e 1290 per lasciare il posto alle nuove 1190 e 1290, declinate in versioni più stradali (S) o fuoristrada (R).
Altra regina dello stand è stata la RC16, la MotoGP con cui KTM debutterà l'anno prossimo nel motomondiale (diventando coì l'unica Casa che partecipa a tutte e tre le classi). Rumors dell'ambiente la danno già molto competitiva (specie di motore), e tra pochi giorni alla gara conclusiva di Valencia vedremo se è vero perché correrà come wild car. In ogni caso, quello che ha saputo creare il marchio aurstriaco attorno a questo arrivo ha dell'incredibile se confrontato con i relativi uffici marketing delle altre Case.
Sembra proprio che l'alleanza storica col marchio Red Bull (forse più che un semplice sponsor...) le abbia insegnato il mestiere della comunicazione. Non bisogna dimenticarsi della gamma off-road, perché si dà per scontato che KTM lì sia protagonista, ma esserlo per esempio in America (Supercross) non è per niente facile. Quest'anno, cioè model year 2017, la gamma Enduro EXC è stata completamente rifatta (per la cross SX invece è stato nel model year 2016, e quindi presentata nel 2015).
Non ci si può dimenticare neanche della gamma Rally, dove KTM è regina incontrastata da svariati anni (all'ultima Dakar con una moto non ufficiale...), obbligando i marchi giapponesi a impegnarsi per tornare a dire la loro (prima Honda e ora anche Yamaha). Se oggi un pilota volesse correre quella gara-mito e avesse ambizioni di risultato, c'è un solo modo per farlo: entrare nella macchina organizzativa arancione, imbattibile sotto il punto di vista offerta/organizzazione. Insomma, a Mattighofen hanno le idee chiare e continuano a dimostrarlo sempre di piú. Se ne sono accorti tutti, big compresi.
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