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Dossier Bmw prudente sull'auto elettrica: «Decollo dal 2025»

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Dossier | N. 151 articoliAuto elettriche: i modelli e le tecnologie

Bmw prudente sull'auto elettrica: «Decollo dal 2025»

Bmw punta a vendere 100mila veicoli elettrici nel 2017 (compresi gli ibridi plug-in) e prevede una crescita progressiva, anche se non esponenziale, di questo mercato: il suo obiettivo di lungo termine è di portare nel 2025 i veicoli elettrici a una percentuale compresa fra il 15% e il 25% delle vendite; rispetto al dato attuale di 2 milioni di vetture vendute, le percentuali corrisponderebbero a una cifra compresa fra le 300mila e le 500mila unità. Un obiettivo, quello minimo, non necessariamente ambizioso se il grosso della cifra sarà costituito da vetture ibride plug-in come quelle già in vendita. Un obiettivo confermato da Harald Krueger, numero uno della Bmw, in un seminario con la stampa a Monaco. “La mobilità elettrica arriverà - ha detto il manager - ma per ora la domanda non sta certo esplodendo”.

Bmw ha venduto 100mila veicoli elettrici in tre anni, dal lancio della i3 nel novembre 2013, ovvero tanti quanti punta a venderne nel solo 2017; per veicoli elettrici si intendono quelli con il solo motore elettrico (BEV, ovvero auto a batterie) e quelli in cui un motore a benzina è assistito da uno elettrico, con batterie ricaricabili da una presa di corrente (plug-in hybrid, o PHEV). La “piccola” i3 è la più venduta, con 60mila unità dal lancio. L'auto è stata rinnovata di recente con un aumento della capacità delle batterie: ora ha un'autonomia di 200 chilometri nell'utilizzo reale (300 nel ciclo europeo Nedc), inferiore a quella di modelli come la Tesla Model S o la Opel Ampera-e che arriverà sul mercato l'anno prossimo.

L'azienda sta passando dalla fase 1 alla fase 2 del processo di “elettrificazione” della gamma, e sta preparando un'offerta articolata: l'anno prossimo arriveranno sul mercato la Serie 5 e la Mini Countryman ibride plug-in, nel 2019 la Mini elettrica e nel 2020 la Serie 3 anch'essa elettrica. Nel 2021, infine, arriverà la Bmw iNext, ovvero la futura generazione di veicoli elettrici puri, che sarà a guida autonoma e potrà giovarsi - ha spiegato di recente Klaus Fröhlich, responsabile della ricerca e sviluppo di tutto il gruppo - degli attesi progressi nella tecnologia delle batterie: “Prevediamo che raddoppi di qui al 2020”.

Le future architetture Bmw saranno flessibili per poter essere utilizzate in auto con motori a combustione, ibridi ed elettrici. “Ciò ci permetterà - dice Ian Robertson, responsabile vendite nel board Bmw - di rispondere in modo altamente flessibile ai cambiamenti della domanda”.
Poiché nessuno sa come si evolverà il settore nei prossimi anni né quando decolleranno le vendite delle auto a batterie, questo tipo di strategia è inevitabile, nonostante obblighi a compromessi sul prodotto e impedisca di sfruttare appieno le potenzialità di design e funzionalità offerte dalla sparizione di motore a scoppio. “Al livello attuale dei costi di produzione non è possibile fare utili con auto elettriche producendone meno di 100mila unità l'anno, particolarmente se su piattaforme dedicate, a meno che non si tratti di auto di altissima gamma” dice Stefano Aversa, presidente europeo della società di consulenza AlixPartners. Secondo Aversa “i volumi cresceranno lentamente fino al 2025 e il decollo dovrebbe avvenire intorno a quella data, anche per effetto delle nuove normative antinquinamento che renderanno più costosi i modelli diesel e a benzina”.

L'approccio modulare alla produzione dei veicoli è replicato nella produzione in azienda dei futuri componenti principali: le batterie e i motori elettrici. Il seminario sulle future tecnologie si è svolto in uno dei laboratori dove Bmw sperimenta la produzione di motori elettrici e l'assemblaggio delle batterie in vista della produzione su larga scala. “Acquisteremo le singole celle da fornitori esterni e assembleremo le batterie in modo diverso a seconda dei veicoli; la standardizzazione del componente base ci permetterà di essere flessibili: l'obiettivo è un tempo di reazione inferiore ai 12 mesi ai cambiamenti della domanda” spiega Michael Nikolaides, responsabile della produzione di componenti elettrici. Nel medio-lungo periodo, per le lunghe distanze e le vetture più grandi, Bmw continua però a credere che la tecnologia vincente sarà quella delle celle di combustibile alimentate a idrogeno; una posizione simile a quella della Toyota.

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