
BorsadelCredito.it, marketplace lending italiano dedicato alle piccole e medie imprese, completa un aumento di capitale di 1,6 milioni di euro.
A sottoscrivere l'operazione una cordata di investitori guidati da P101, società di venture capital specializzata in investimenti in società digital e technology driven, e da Gc Holding, gruppo che controlla Italmondo S.p.a., azienda leader mondiale nel settore dei servizi logistici internazionali che ha ideato e fondato anche il Corporate venture accelerator SupernovaHub. Della cordata di investitori fanno parte anche il gruppo di gestione del risparmio Azimut, attraverso la sua controllata Azimut Enterprises Holding, oltre ad alcuni veicoli privati.
BorsadelCredito.it a oggi ha finanziato più di 11 milioni di euro, erogato oltre 300 prestiti e conta più di mille prestatori attivi.
La start-up fintech è nata nell’ottobre 2013 come piattaforma digitale di brokeraggio per il credito alle aziende e ha aperto nel settembre 2015 il canale del privatetoprivate (P2P) lending in qualità di Istituto di pagamento autorizzato da Banca dItalia. Nel dicembre 2015 aveva già ricevuto un primo finanziamento di un milione di euro da P101.
Secondo le stime dei consulenti di P2P Lending Italia, nel 2016 il mercato del P2P lending ha erogato in totale 64 milioni di euro in nuovi prestiti, segnando una crescita del 524% anno su anno. Si stima che il mercato potenziale italiano delle PMI che hanno bisogno di finanziamenti e che non ne trovano nei canali tradizionali abbia un valore di 50 miliardi di euro, secondo le stime di Kpmg.
«Attraverso questo aumento di capitale e l’ingresso di nuovi soci privati intendiamo aprire il canale agli investitori istituzionali, una mossa che crediamo sia necessaria per lo sviluppo del nostro business – sostiene Ivan Pellegrini, fondatore di BorsadelCredito.it – e che in generale è la via maestra perché il marketplace lending italiano assurga a dimensioni più importanti».
L'operazione che ha interessato BorsadelCredito.it è un segnale che l'industria finanziaria inizia a guardare con interesse alle potenzialità del marketplace lending. Mentre in Italia la collaborazione con le banche è ancora in una fase embrionale, nel Regno Unito a settembre è stata annunciata una misura che obbliga le banche a segnalare alle piattaforme di finanza alternativa le richieste di finanziamento che vengono rigettate.
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