Superpotenze ed elettrificazione, totale o parziale, sono i fattori che animeranno a partire dai prossimi mesi il settore dei suv premium, grazie a modelli che si porranno sotto i riflettori tanto per la personalità fuori dagli schemi quanto per le tecnologie all'avanguardia che porteranno alla ribalta. Inoltre, in alcuni casi, i nuovi suv saranno dotati di soluzioni per limitare i consumi e l'impatto ambientale o, addirittura, a propiziare la marcia a emissioni zero (pur offrendo performance di rilievo). Il risultato sarà generare in questo modo, sebbene in maniera un po' paradossale, una nuova forma di downsizing. È un iter che, come di consueto, parte proprio dal settore delle vetture più costose ma che è destinato a contagiare, gradualmente, anche quelle di fascia inferiore.
Da questo schieramento sfuggirà almeno inizialmente l'Urus: primo suv e terzo modello della Lamborghini. Sarà svelato ai primi di dicembre a Sant'Agata Bolognese, dove in questo periodo si sta ultimando la realizzazione della linea produttiva. Un impianto che, in un solo colpo, raddoppierà sia la superficie dello stabilimento Lamborghini sia la capacità produttiva del brand, destinata a passare dalle attuali 3.500 alle 7mila unità all'anno previste a partire dal 2019. Inoltre, l'avvento dell'Urus si riflette sia nei confronti dell'occupazione, poiché quando sarà ultimato anche il sito della verniciatura avrà procurato lavoro a 700 nuovi addetti, sia nei riguardi dell'indotto che opera nei dintorni dell'azienda.
L'Urus si trasforma in modello definitivo a distanza di quasi sei anni dalla presentazione dell'omonima show-car, avvenuta nella primavera del 2012 al salone di Pechino, alla quale rimane legato a livello formale anche se, come sempre capita in queste metamorfosi, limando un po' alcune forzature stilistiche che caratterizzavano l'aspetto del prototipo. Da vera Lamborghini l'Urus si caratterizzerà per la scocca assai diversa da quella degli altri grossi suv del gruppo Volkswagen poiché estesamente realizzata in alluminio e carbonio, per la trazione integrale e per le elevate potenze delle sue motorizzazioni. Nello schieramento rientreranno, sicuramente, un V8 di 4 litri d'origine Audi ma con 650 cv che introdurrà la sovralimentazione nella produzione di serie della casa di Sant'Agata Bolognese e un V10 aspirato di 5,2 litri estrapolato da quello dell’Huracan, a suo volta derivato da quello che spinge la più potente sportiva dei Quattro Anelli: la R8. In seguito, nella famiglia dell’Urus arriverà anche una versione spinta da un sistema propulsivo ibrido plug-in che, si può ipotizzare, sarà evoluto dalla variante più sofisticata presente verso il 2020 nella banca d’organi del gruppo Volkswagen.
Intanto, in quella struttura arriverà il prossimo anno anche il “cuore” di un’Audi del tutto inedita. Si tratta dell’e-tron Sportback che, a dispetto della denominazione che rimanda a modelli di tutt’altro genere, amplierà l’offerta di suv made in Ingolstadt e farà debuttare il marchio nel settore della mobilità a emissioni zero. Infatti, l’e-tron Sportback sarà spinta da un sistema formato da tre unità elettriche: una posta anteriormente e due sull’assale posteriore che origineranno anche un sistema di trazione integrale. È accreditato di una potenza di 435 cv, ma attraverso la funzione boost può arrivare a sviluppare 503 cavalli. Grazie alle batterie da 95 kWh l’e-tron Sportback promette un’autonomia superiore ai 500 chilometri.
Una percorrenza simile è promessa anche dalla Tesla Model Y. Si tratta di un crossover più compatto della Model X, che sarà commercializzato nel 2020. Basato su un’architettura differente da quella di ogni altra Tesla, stilisticamente s’ispirerà alla berlina Model 3 ma erediterà dalla Model X sia le porte ad ala di gabbiano sia le telecamere al posto dei retrovisori esterni. Almeno è questa la sintetica descrizione del futuro modello fatta da Elon Musk qualche settimana fa nel corso dell’assemblea degli azionisti. Musk ha anche anticipato che la Model Y sarà prodotta in una nuova Gigafactory alimentata dall’energia solare che, secondo attendibili rumors, dovrebbe essere quella in costruzione nel Nevada.
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