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Dossier Psa-Opel, fusione «a ruote alte»

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    Dossier | N. 17 articoliMotori / Speciale Suv, tutte le novità in arrivo marca per marca

    Psa-Opel, fusione «a ruote alte»

    La Opel Crossland X  è uno dei primi progetti derivanti dall’accordo del 2012 tra Opel e Psa
    La Opel Crossland X è uno dei primi progetti derivanti dall’accordo del 2012 tra Opel e Psa

    Mercato e numeri, modelli e versioni, chi la spunta in Europa? Ovviamente i suv, che si confermano una garanzia assoluta. Una scelta tattica che riguarda tutte le Case automobilistiche, soprattutto quando si tratta di sport utility vehicle di formato compatto. Una selezione che coinvolge da vicino piani presenti e futuri del gruppo Psa, appena convolato a nozze con i tedeschi di Opel, reduci dal celebre divorzio con General Motors. Al di là degli sviluppi in ambito economico, grande interesse ha suscitato l’aspetto tecnico ingegneristico che coinvolge le due Case. Agli occhi del pubblico il primo risultato tangibile si presenta sotto il segno di Opel Crossland X. In questo caso la denominazione corretta dovrebbe essere quella di crossover. Ma come spesso accade in un tale coacervo di definizioni, meglio fare di tutta l’erba un fascio, lasciando al termine Suv il compito di riunire l’intera “compagnia”.

    Un tale preambolo, quando il focus del discorso riguarda il fatto che piattaforma e meccanica della tedesca siano di derivazione francese. Stiamo parlando del pianale siglato con il nome di PF1 che prevede la trazione anteriore e il motore collocato in posizione trasversale. E che, a partire dalla nuova Citroën C3, è stato rinominato Piattaforma A. Un pianale che attualmente coinvolge anche altri modelli come la Peugeot 208, la 2008, la Ds Ds3 e la nuovissima C3 AirCross. Suv di segmento B lungo 4,15 metri, più alto di 20 mm rispetto alla C3 da cui deriva. Di fatto non ci si sposta dal centro cittadino, cambia solo la visuale. La C3 AirCross debutterà sul mercato entro fine anno, dopo l’esordio al prossimo Salone di Francoforte.

    In questo gioco in cui lo stesso “progetto” realizza “programmi” differenti, sono i costi di sviluppo oltre a quelli legati all’industrializzazione del veicolo ad uscirne vincenti. Perché l’affermazione “due al prezzo di uno” è decisamente riduttiva rispetto ai piani preventivati e a quelli in via di definizione promossi dai due Gruppi. Senza abbandonare il tema di cui sopra, sia la nuova Opel Crossland X sia la nuova Citroen C3 AirCross sono prodotte negli stabilimenti spagnoli di Saragozza della Casa tedesca. Un’aspetto chiave di questa unione sui generis, che ha come obbiettivo la conquista del mercato nel Vecchio Continente. Nel passaggio da Psa a Opel, anche il fronte motori e trasmissioni è capitolato sotto il cofano di Crossland X. Che fa delle versioni turbo benzina Thp e turbodiesel BlueHdi, le rispettive unità Turbo e Cdti.

    Semplici sigle, perché il valore aggiunto di Opel sta tutto nell’implementazione multimediale delle proprie vetture. Dall’Opel OnStar all’IntelliLink, la connettività di Russelsheim è un passo avanti a quella fornita da Psa. Realizzata in collaborazione con Magneti Marelli e ancora vincolata a sistemi come MirrorLink che, seppur recenti, sono già il passato della connessione tra smartphone e vettura.

    L’avvicendamento tra le due Case non si limita al segmento B. Che, per quanto possa essere appetibile in ambito nazionale, condivide con il C un’ampia fetta di mercato a livello continentale. Su questo fronte, la vera protagonista è la piattaforma Emp2, che fa di Peugeot 3008 la sua massima interpretazione in materia di suv. Questa, a differenza della Piattaforma A, può essere equipaggiata anche con la trazione integrale. Sebbene il cliente tipo non ne faccia pressoché uso, fa gioco un listino in cui si possa contare un’eventuale sistema 4x4. In questa ennesima giravolta di pianali, spunta dal fronte Opel la nuova Grandland X, che sarà prodotta nell’impianto Psa di Sochaux, lo stesso in cui viene realizzata proprio la 3008.

    Ma la forza di un pianale modulare è che può prendere forme diverse, pur rimanendo se stesso. Così, con chiavi di lettura ovviamente differenti, sono in cantiere anche le nuove Ds Ds 7 Crossback e la Citroen C5 AirCross. Destinazioni diverse certo, ma tecnologie condivise. Perché l’integrale torna ad essere ibrido. Entrambe si avvalgono del medesimo sistema, capace di una potenza complessiva di 300 cavalli. L’unità endotermica alimentata a benzina si occupa della trazione sull’asse anteriore, mentre quella elettrica sull’asse posteriore. L’autonomia di guida in modalità elettrica si dovrebbe attestare intorno ai 60 km. Il rischio di sovrapposizione tra i diversi modelli fin qui elencati potrebbe essere plausibile. Infatti sarà il posizionamento dei prezzi a fare la differenza e, nel caso di Opel Grandland X, il fatto di avere una forte connotazione familiare, in cui spazio ed abitabilità saranno dei punti di forza.

    I giochi potrebbero sembrare chiusi, ma quando si tratta di autovetture, parlare al presente significa ritrovarsi già al passato. Bisogna fare un passo indietro e mettere nuovamente mano al segmento B di cui sopra. Perché all’attuale pianale Emp2 si affianca il nuovo Emp1, destinato quindi alle vetture più compatte. Piattaforma che avrà il compito di diffondere la tecnologia ibrida plug-in e quella elettrica. Così se la prossima generazione di Peugeot 208 è fuori tema quando si parla di Suv, la nuova 2008 è l’auto che fa al caso nostro. Meglio ancora se si tratta della prossima Ds Ds3 Crossback, prima generazione di sport utility vehicle di taglia piccola del brand di lusso francese. Debutterà non prima di due anni e si vocifera una variante elettrica con un’autonomia di circa 300 km. In virtù di quanto affermato dalla dirigenza francese che, d’ora in avanti, ha dichiarato che ogni modello della gamma Ds avrà anche una versione a basso impatto ambientale.

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