La sfida tra i cosidetti «B-Suv» è pronta ad allargarsi. Con un leggero ritardo rispetto alla concorrenza, il Gruppo Volkswagen è pronto ad entrare nel segmento dei crossover generalisti compatti e lo farà con la nuova Seat Arona. Visto gli ottimi risultati commerciali ottenuti da Renault Captur e dai tanti concorrenti come Jeep Renegade, Peugeot 2008 e ora anche Toyota CH-R, il gruppo tedesco lancerà sul mercato italiano le novità a marchio Seat e Škoda. Partendo dal modello spagnolo, dalle prime immagini si nota la forte parentela con la Seat Ateca. Seguendo il detto “squadra che vince non si cambia”, la nuova Arona ne riprende gli stilemi ma riduce la lunghezza rispetto al modello più grande lungo 4,36 metri. Oltre al nuovo design, caratterizzato dal frontale con fari Full Led di forma triangolare, la novità iberica è realizzata sulla recente piattaforma Mqb A0 condivisa al momento con la nuova Volkswagen Polo e Seat Ibiza.
L’aspetto da suv compatto è garantito, oltre che dalla maggiore altezza da terra, da una lunga serie d’inserti in plastica sulla carrozzeria come i passaruota, lo splitter anteriore, i sottoscocca e il paraurti posteriore. Promossa anche la vista laterale, con il montante C a contrasto e la possibilità del tetto verniciato di nero. Salendo a bordo si viene accolti dal grande schermo a centro plancia del sistema di infotainment, dove non mancano la connessione LTE, l’hotspot wi-fi, i servizi online e la piattaforma SmartLink+ in grado di supportare gli standard Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink. Passando alle motorizzazioni ritroveremo gran parte dei propulsori già visti sulla nuova Seat Ibiza, come il tre cilindri a benzina negli step di potenza da 95 e 115 cavalli o il 1.6 turbodiesel a partire da 80 Cv. Sul fronte delle trasmissioni non mancherà la possibilità di scegliere l’Arona abbinata al cambio a doppia frizione DSG, ideale nella guida cittadina dove si potrà dire così addio al pedale della frizione. Nell’attesa di conoscere il listino ufficiale, la novità firmata Seat non si discosterà dalla concorrenza e si attende un prezzo di partenza prossimo ai 17.000 euro. Naturalmente grande attenzione anche ai sistemi di assistenza alla guida, a partire dal Front Assist con riconoscimento pedoni e City Emergency Brake. Salgono le dimensioni passando alla novità firmata Škoda , dove la lunghezza arriva a 4,38 metri e la larghezza a 1,84 m.
Erede della Yeti, la Karoq nasce sul pianale modulare Mqb del Gruppo Volkswagen e monta un lungo elenco di componenti condivisi con i modelli premium del gruppo. Si collaka sotto la Kodiaq quasi allo stesso livello della Seat Ateca. Esteriormente ritroviamo lo stile già apprezzato sulla Škoda Kodiaq, a partire dalla zona frontale con i gruppi ottici a Full Led a sviluppo orizzontale.
Come sulla cugina Seat l’immagine da suv è sottolineata dagli inserti in plastica grezza su diverse zone della carrozzeria, soluzione che permette di affrontare percorsi fuori dall’asfalto con maggiore tranquillità. A bordo spazio e funzionalità la fanno da padrone, merito di soluzioni come i sedili singoli scorrevoli VarioFlex; grazie a loro la capacità varia da 479 a 588 litri, con cinque posti utili, e si può arrivare fino a 1.810 litri totali. Sul fronte dell’infotainment è presente il sistema Škoda Connect, mentre debutta all’interno del marchio ceco la strumentazione digitale con grafica personalizzabile. Passando alle motorizzazioni la scelta parte dai benzina 1.0 Tsi da 115 Cv e 1.5 Tsi da 150 cavalli, quest’ultimo con disattivazione dei cilindri, mentre i tra i diesel si può scegliere fra il 1.6 Tdi da 115 Cv e il 2.0 Tdi da 150 e 190 cv, quest’ultimo con trazione integrale e Dsg di serie. Tra le dotazioni anche differenziale elettronico EDL, sospensioni elettroniche DCC e un lungo elenco di sistemi di ausilio alla guida.
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