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Dossier Il Codice del terzo settore potenzia gli sgravi

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    Dossier | N. 54 articoliL’agenda del professionista

    Il Codice del terzo settore potenzia gli sgravi

    Per comprendere le reali potenzialità delle tutele e dei benefici previsti dalla legge 112/2016 , è possibile riferirsi
    a un caso pratico.

    Il caso pratico
    Si consideri una famiglia composta da due genitori e due figli, di cui uno affetto da disabilità grave. Il patrimonio familiare si compone tra le altre cose anche di due immobili: uno ad uso abitativo (che ospita più persone con disabilità, incluso il figlio, all’interno di un “gruppo appartamento” in grado di riprodurre le condizioni abitative della casa familiare) e l’altro destinato ad uso commerciale, locato a terzi e i cui canoni sono totalmente destinati alle cure occorrenti al familiare. Supponiamo che i genitori intendano ricorrere alla legge sul “dopo di noi” per la costituzione di un trust finalizzato ad assicurare l’assistenza al familiare disabile (beneficiario esclusivo del trust) e, nel contempo, a pianificare la successione generazionale a favore dell’altro figlio (al quale saranno destinati i beni alla morte del disabile). I genitori, in qualità di disponenti, procederanno all’istituzione del trust con atto pubblico e conferiranno i due immobili di loro proprietà, in esenzione dall’imposta sulle donazioni e con applicazione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale, in misura fissa. Ipotizzando che il valore catastale dei due immobili sia pari a 500mila euro, ai fini dell’imposta sulle donazioni i genitori potranno fruire dell’esenzione (in caso contrario beneficerebbero della franchigia di 1 milione di euro prevista in caso di donazione in linea retta, con applicazione dell’aliquota del 4% oltre tale limite), nonché di un risparmio di circa 15mila euro ai fini delle imposte ipotecarie e catastali (aliquota del 3%), che verrebbero richieste qualora la donazione fosse effettuata direttamente al figlio al di fuori dei meccanismi applicativi del “dopo di noi”. In aggiunta spetta ai genitori-disponenti una specifica deduzione connessa a questa tipologia di erogazione liberale. Qualora ciascuno dei due coniugi disponesse di un reddito pari a 24mila euro, ognuno di essi potrà dedurre un importo di 4.800 euro, con un risparmio d’imposta di circa 1.440 euro a testa.

    Il Codice del terzo settore
    Sotto questo profilo è importante osservare che, grazie alle previsioni del nuovo Codice del terzo settore, i disponenti avranno la possibilità di accedere in futuro a benefici maggiori, in quanto potranno detrarre dall’Irpef un importo pari al 35% delle donazioni fino a 30mila euro (in questo caso, si tratterebbe di 10.500 euro per ciascun coniuge). In merito alle imposte sul reddito, dovute sui canoni derivanti dalla locazione dell’immobile commerciale, il trust in esame potrà ritenersi opaco e pertanto i redditi dovranno essere dichiarati e tassati da quest’ultimo e non imputati al beneficiario. È presumibile, infatti, che l’atto conferisca al familiare un diritto attuale a ricevere l’assistenza, ma non a percepire i frutti in quanto tali. Alla morte del soggetto disabile, poiché il destinatario finale è il figlio dei disponenti, l’imposta sulle successioni e donazioni sarà assorbita dalla franchigia pari ad 1 milione di euro e verranno applicate le sole imposte ipotecarie e catastali in misura proporzionale.

    Qualora il patrimonio residuo fosse devoluto invece ad un ente terzo, al momento della liquidazione del trust o del fondo speciale, si applicherebbe l’aliquota dell’8% sul valore dei beni immobili, unitamente alle imposte ipotecarie e catastali (3%). Si pensi ad un istituto che ha prestato assistenza al disabile e che potrà eventualmente ricevere l’immobile per continuare ad ospitare il “gruppo appartamento” finalizzato alla deistituzionalizzazione e inclusione sociale delle persone disabili, secondo gli scopi del “dopo di noi”. Qualora tale ente fosse una Onlus, oppure un ente del terzo settore, o una coop sociale, il trasferimento dei beni non sconterebbe alcuna imposta indiretta.

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